martedì,Aprile 16 2024

IL COMMENTO | Costa pulita e Tropea: cartoline estive nel silenzio della politica

Dopo lo scioglimento del Comune tirrenico, il segretario provinciale della Cgil De Nardo passa in rassegna i tratti salienti della commistione tra malaffare e amministrazioni pubbliche

IL COMMENTO | Costa pulita e Tropea: cartoline estive nel silenzio della politica

Nasce quasi spontaneo, quanto sarcastico, osare dei complimenti al buon governo ed alla buona politica che fa del territorio vibonese una delle più belle cartoline estive. Quella con la cornice delle grandi occasioni per turisti, viaggiatori ed emigrati.

Dopo la copiosa indagine “Costa pulita”, che ha aperto la stagione estiva, da Briatico a Pizzo passando per Vibo Marina, con una delle inchieste più raccapriccianti nella commistione tra criminalità organizzata e politica, si chiude il sipario estivo con il decreto di scioglimento dell’amministrazione comunale di Tropea.

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Una vasta compagine di rango amministrativo e di variopinta colorazione politica a cui sono stati ascritti imputazioni di reato per concorso esterno in associazione ‘ndranghetista, fino a passare alla gestione amministrata con infiltrazioni della criminalità organizzata.

In verità, non sono scandali di entità esclusiva, questi vibonesi, per un Paese che brucia centinaia di miliardi in corruzione e concussione e lascia vuote le patrie galere per questi infami reati, ma assumono, dal nostro punto di vista, due particolari connotazioni.

La prima, nasce da una evidente constatazione data dal “tombale” silenzio che la politica nostrana assume in queste circostanze, demandando alla magistratura il mero corso della giustizia. Quasi a non avere nulla da discolpare verso una fondamentale legge, quella morale, che impone a tutti e, soprattutto, ai politici il dovere di reagire e di dimostrare, in queste circostanze, il valore della legalità, senza se e senza ma.

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La seconda, è quella che si lega alla speranza di poter dare alla Costa degli dei il dovuto riconoscimento, come una delle più belle realtà turistiche del mediterraneo. Tenendo bene in mente, che la bellezza non è un prodotto dato ma, una onesta e laboriosa virtù. Quella che serve per fare buona politica e buona amministrazione per riscattare il grande patrimonio turistico che possediamo dai pregiudizi e dalla povertà.

*Segretario provinciale Cgil

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