venerdì,Marzo 29 2024

E i cuccioli abbandonati arrivarono in Consiglio

Singolare protesta del consigliere comunale di maggioranza Samantha Mercadante, che ha portato in aula una cassetta con 10 cuccioli reclamando l’istituzione del canile sanitario. Un gesto che avrebbe suscitato la reazione sdegnata di un dirigente

E i cuccioli abbandonati arrivarono in Consiglio

Succede anche questo a Palazzo Razza, ma da ridere non c’è assolutamente nulla. Una cassa piena di cuccioli, posta sul tavolo della stampa, all’interno dell’emiciclo, durante la seduta di consiglio comunale. È la protesta di Samantha Mercadante, consigliera di maggioranza, che ha voluto portare sotto gli occhi dell’intera assise l’inciviltà di alcuni vibonesi, ma al contempo l’indifferenza delle istituzioni preposte. 10 cuccioli sono stati abbandonati nei pressi del 501 hotel, in una cassa di pomodori.

Alcuni turisti li hanno notati a bordo strada e l’hanno contattata, proprio durante la convocazione. Un atto ignobile e condannato dalla stessa consigliera di fronte ai colleghi e alla giunta. In tutto questo la mancanza di un canile sanitario, dedicato all’assistenza dei randagi e degli abbandonati, per il quale più volte si è spesa denunciando questa mancanza.

«I cuccioli non sono entrati in canile perché la struttura è in sovraffollamento. Abbiamo discusso anche con la dirigente Adriana Teti, ma la sua risposta è stata chiara: “a me non frega niente dei cani, riportateli dove li hanno trovati”. Ecco chi ha in mano le nostre sorti!», ha asserito la Mercadante.

Ora sono a casa sua, per stanotte li terrà lei e domani si farà un recinto nel campo di una volontaria, una sistemazione dignitosa insomma. «Più di questo non so cosa fare – ha detto sconfortata e piuttosto arrabbiata -. Dicono che la normativa prevede l’ingresso dei cani in canile dopo che questi hanno effettuato il regime sanitario. Ma il paradosso è che il nostro comune non ha un canile sanitario, per il quale sono in stallo alla Regione 90 mila euro, né tantomeno ha una convenzione con altro canile sanitario o clinica provvisoria» ha insistito.

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