venerdì,Marzo 29 2024

Referendum, Libera mette a confronto “Sì” e “No”

Un dibattito informativo è stato organizzato dal coordinamento provinciale dell’associazione antimafia alla presenza di Stefano Soriano (a sostegno del “Sì”) e Saverio Di Bella (per le ragioni del “No”)

Referendum, Libera mette a confronto “Sì” e “No”

Si terrà Il 17 novembre alle ore 17.30 nei locali di Palazzo Santa Chiara a Vibo Valentia, un dibattito informativo per conoscere e approfondire le ragioni del “Sì” e quelle del “No” in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.

A promuoverlo è il coordinamento provinciale di LiberaVibo. «La Costituzione Italiana rappresenta – scrive il coordinamento -, se venisse rispettata fino in fondo, il primo testo antimafia. Consapevoli di questa importanza crediamo sia indispensabile cercare di entrare nel merito di questa riforma per capire in che termini la carta costituzionale frutto del dialogo tra diverse forze politiche e simbolo della chiusura di un’epoca di soprusi e guerre, e dell’inizio di una rinascita dal sapore di libertà e democrazia, possa essere modificata».

Pertanto, spiega Libera, «abbiamo sentito il bisogno di creare un momento di confronto di amplio respiro per dare a ciascuno la possibilità di orientarsi liberamente e votare con consapevolezza e responsabilità. Il voto è un diritto inalienabile simbolo della sovranità popolare, arma per difendere l’utilitas publica dalle derive autoritarie e il futuro delle nuove generazioni da chi è pronto a barattarlo , ma è anche essenzialmente un dovere, in virtù di quella che fu la lotta resistenziale di uomini e donne che preferirono perdere la vita per una così nobile causa, edificante per il loro grande sogno democratico».

Il confronto sarà moderato da Giuseppe Borrello, membro della segreteria regionale di Libera, mentre interverranno per le ragioni del “Sì”, Stefano Soriano, segretario cittadino del Partito Democratico, e Saverio di Bella, già Senatore della Repubblica Italiana, per le ragioni del “No”.

«Ovviamente sarà lasciato ampio spazio al confronto con il pubblico in virtù di quella nostra volontà di stimolare la partecipazione e la cittadinanza attiva».

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