martedì,Aprile 23 2024

Danni da cinghiali, Mirabello deposita un disegno di legge

Per il consigliere è «necessario un profondo processo di riforma in materia di caccia che ridefinisca la materia e tagli il numero eccessivo degli ambiti portandoli da 11 a 7»

Danni da cinghiali, Mirabello deposita un disegno di legge

«Dai territori calabresi emerge prepotentemente la necessità di predisporre interventi mirati per la risoluzione della problematica del sovraffollamento dei cinghiali. Il fenomeno è cresciuto a dismisura in tutta la regione e sono pertanto necessari urgenti interventi per predisporre politiche di monitoraggio, di selezione e piani straordinari di abbattimento».

A riferirlo in una nota è il consigliere regionale Michele Mirabello, il quale annuncia la presentazione di un disegno di legge regionale per arginare un fenomeno fonte di non poche problematiche per agricoltori e produttori. «I danni prodotti da una specie la cui crescita e proliferazione è totalmente fuori controllo – scrive non a caso Mirabello -, sono oramai incalcolabili e riguardano non solo e non più semplicemente il settore agricolo, ma anche beni di privati cittadini con ripetuti casi di insidie alla pubblica incolumità. Per cercare di far fronte ad una obiettiva situazione di emergenza – riferisce il consigliere – avevo proposto un primo disegno di legge, rubricato “interventi per la conservazione, la gestione ed il controllo della fauna selvatica”, attualmente in fase di discussione in quarta commissione».

Contenimento dei cinghiali, Mirabello presenta una proposta di legge

Lo stesso Mirabello, specifica che «dal confronto quotidiano con le realtà agricole, con il mondo della caccia e con le associazioni di categoria, ho però potuto riscontrare e verificare la necessità di intervenire rapidamente ad una profonda riforma e rivisitazione della legge regionale 9 che disciplina dal 1996 gli ambiti territoriali di caccia. Al netto della prima, elementare, considerazione in ordine ad una legge originariamente tarata su competenze e funzioni poste in capo alle province, oggi superata dal rientro delle medesime funzioni in capo alla regione, resta il tema della necessità di riprendere una più approfondita discussione sul tema degli ambiti territoriali di caccia (gli Atc), sul ruolo che hanno avuto negli anni passati e conseguentemente sulla necessità di rivisitarne urgentemente funzioni, poteri ed organizzazione sul territorio».

Quindi l’intento legislativo di Mirabello mira «a ridefinire la materia, tagliare il numero eccessivo degli ambiti, compiere un’opera di seria razionalizzazione riducendone il numero da 11 a 7, e rompere circuiti consolidati che hanno prodotto obiettivamente i guasti e le conseguenze che proprio in materia di cinghiali si stanno oggi verificando. Ho così depositato un nuovo disegno di legge regionale (Disposizioni in materia di ambiti territoriali di caccia) che presto sarà discusso in quarta commissione consiliare. Inizia così una fase di riforma rispetto alla quale sarà indispensabile il contributo delle associazioni di categoria, del mondo della caccia e dell’agricoltura, al fine di definire rapidamente un percorso che porti all’approvazione di una riforma di un sistema oggettivamente inadeguato e gravemente inefficiente, sul quale, come sempre accade in questa nostra regione, si ramificano corporazioni e piccoli potentati dannosi ed inaccettabili».

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