venerdì,Marzo 29 2024

Prefettura, la città si mobilità. Tutti in piazza il 21 novembre

Il Comitato contro la soppressione dell’Utg si è riunito ieri per programmare le azioni tese a scongiurare il provvedimento governativo.

Il Comitato contro la soppressione della Prefettura di Vibo Valentia, aperto a tutte le forze associative, politiche, sindacali del territorio, si è nuovamente riunito nel pomeriggio di ieri presso l’Utg dove si è giunti all’unanime decisione di indire una manifestazione di sensibilizzazione per sabato 21 novembre 2015 a Vibo Valentia, a cui presenzieranno i cinquanta sindaci della Provincia, il presidente della Regione ed i parlamentari calabresi.

Tutti concordi nel criticare ed avversare la bozza ministeriale di soppressione della Prefettura e contro la condizione di assoluta prostrazione in cui versa il Vibonese, relegato a territorio marginale e senza prospettive di sviluppo. Ad aprire i lavori, con la moderazione del presidente di Rete civica vibonese, Diego Brancia, è stato Michele Larobina che ha comunicato ai presenti di essere stato a Roma giorno 30 ottobre, dichiarando che «le notizie provenienti dal tavolo ministeriale non erano per nulla rassicuranti e che la bozza esiste ed è soltanto sospesa per approfondimenti che non è dato conoscere».

«La bozza governativa che prevede la soppressione della Prefettura, dovrà essere un’occasione per rilanciare sul piano nazionale il “Caso Vibo”, provincia che ha pagato un tributo altissimo sul piano occupazionale, immolando sull’altare della crisi economica migliaia di posti di lavoro». Questo il grido di allarme lanciato da Luigino De Nardo, segretario provinciale Cgil, nel suo accorato appello alla mobilitazione.

Appello raccolto dal sindaco Elio Costa che, oltre a ricordare «quanto sin qui fatto attraverso la convocazione di un consiglio comunale e la predisposizione di un documento trasmesso alla Commissione affari costituzionali», ha dichiarato di essere pronto a «coinvolgere i cinquanta sindaci della provincia per la manifestazione», che si snoderà per le vie della città attraverso un corteo, sabato 21 novembre 2015 dalle ore 9.30. Lo stesso Sindaco ha ribadito che «un territorio privo dei necessari presidi di legalità non può essere governato e getterebbe qualsiasi amministratore pubblico nello sconforto assoluto».

Anche Sergio Pititto, segretario regionale Cisl, ha sposato il monito di De Nardo, proponendo di avviare «un percorso che accenda una volta per tutte i riflettori sul territorio vibonese, bisognevole di interventi duraturi, allontanando così lo spettro di tagli indiscriminati e privi di criterio». Stesse parole da parte di Michele Furci, presidente Movimento dei paesi e dei quartieri, che ha stimolato con il suo intervento «l’organizzazione della manifestazione pubblica attraverso il convincimento delle giovani generazioni, dichiarando che dovrebbe essere opportuno far partecipare a Vibo gli esponenti sindacali delle altre 22 città dove il governo vorrebbe sopprimere le Prefetture».

Anche Rete Civica, che ha co-promosso l’iniziativa, ha condiviso l’idea di «una manifestazione pubblica per le vie cittadine, come primo approccio verso una più articolata serie di prese di posizione per la salvaguardia del territorio». Franco Caso, Mimmo Palermo e Francesco Pupa, esponenti sindacali di categoria del comparto sicurezza, si sono concentrati sulle «gravissime conseguenze in termini di sicurezza del territorio e dei cittadini in caso di soppressione della Prefettura, della Questura e degli altri comandi provinciali della Forze dell’ordine». Fausto De Angelis, coordinator provinciale di Fratelli d’Italia, ha dichiarato che «la Provincia di Vibo farebbe un passo indietro di oltre venti anni». Dello stesso parere Franco Stinà (Riva destra) che ha elogiato l’iniziativa con «la certezza che la popolazione vibonese saprà rispondere a tali istanze». Ancora, il segretario cittadino di Sel, Francesco Pacilè, ha proposto che «non ci si fermi alla manifestazione, ma che sia un primo passo verso altre iniziative in tal senso». Infine, il consigliere comunale del Pd, Giovanni Russo, ha voluto «rafforzare l’iniziativa della manifestazione pubblica, preannunciando che nel prossimo consiglio comunale farà inserire un ordine del giorno che consenta di valorizzare tutte le iniziative utili a mantenere il presidi di legalità sul territorio».

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