giovedì,Aprile 18 2024

Prostituzione minorile nel Vibonese: un difetto di notifica fa slittare il processo

Dinanzi al gup di Catanzaro si trovano don Felice La Rosa, ex parroco di Zungri, un pensionato ed un cittadino bulgaro

Prostituzione minorile nel Vibonese: un difetto di notifica fa slittare il processo

Un difetto di notifica del decreto di fissazione dell’udienza nei confronti degli imputati ha fatto oggi slittare al 26 giugno la trattazione del procedimento penale nato dall’operazione denominata “Settimo Cerchio” che si trova dinanzi al gup del Tribunale di Catanzaro. In particolare a dover comparire davanti al giudice per l’udienza preliminare, che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio inoltrata dall’ufficio di Procura, sono: don Felice La Rosa, 41 anni, di Calimera, ex parroco di Zungri, Francesco Pugliese, 64 anni, di Zungri, e Miroslaev Iliev, cittadino bulgaro di 28 anni.

L’inchiesta della Squadra Mobile di Vibo Valentia mira a far luce su un giro di prostituzione minorile e corruzione di minore aggravata. Le contestazioni coprono un arco temporale che va dal gennaio al febbraio 2016, con specifici episodi di corruzione di minore e prostituzione minorile che sarebbero avvenuti a Zungri, Briatico, Mileto e Vibo. Il parroco ed il pensionato, secondo l’accusa avrebbero avuto rapporti sessuali con minorenni – reclutati dal bulgaro Miroslaev Iliev – dietro pagamento di 50 euro a prestazione. Venti euro sarebbero state trattenute dal bulgaro e 30 dal ragazzo minorenne.

Miroslaev Iliev e Francesco Pugliese sono difesi dall’avvocato Toni Crudo, mentre don Felice La Rosa è assistito dall’avvocato Francesco Sabatino.

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