martedì,Marzo 19 2024

Cappio e filo di ferro per un cane nel Vibonese, libero grazie ai vigili del fuoco

L’animale ritrovato da una coppia che ha subito avvertito l’Enpa. La cagnetta respirava a fatica, ma si è poi ripresa

Cappio e filo di ferro per un cane nel Vibonese, libero grazie ai vigili del fuoco

Ancora un essere indifeso vittima di persone nel cui animo pare non ci sia alcuna traccia di umanità. Dopo il cagnolino Billy, torturato e ucciso a Zungri, ecco un nuovo caso questa volta a Caria, frazione di Drapia. Una cagnetta, infatti, è stata ritrovata da una coppia del luogo con un cappio di metallo usato per le trappole contro i cinghiali. La bestiola era terrorizzata e respirava con affanno. Evidentemente il filo di ferro la stava strangolando.

Dopa aver dato dell’acqua fresca e del cibo alla cagnetta, la coppia ha quindi allertato i collaboratori dell’Enpa, Domenico Aiello e Elisabetta Naso, i quali a loro volta hanno prontamente allertato i vigili del fuoco. Il cane, inizialmente molto spaventato – tanto da non farsi avvicinare da nessuno – è stato quindi liberato dai vigili del fuoco i quali hanno tranciato con una cesoia il filo di metallo che stava praticamente uccidendo l’animale. Fortunatamente, quindi, una storia a lieto fine. A differenza del povero Billy, questa cagnetta di color nero se l’è cavata. Resta da capire chi e perché ha messo in pratica un’azione così crudele.

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