venerdì,Marzo 29 2024

Provincia Vibo: lavoratori senza stipendio, scatta la protesta (VIDEO)

Il presidente Andrea Niglia si dice pronto a chiudere le strade inagibili e venti istituti scolastici. Nessuna risposta dal Governo

Provincia Vibo: lavoratori senza stipendio, scatta la protesta (VIDEO)

Saranno chiuse scuole e strade dell’intero territorio provinciale di Vibo Valentia”. E’ quanto dichiarato oggi dal presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, al termine di un incontro convocato in Prefettura. I dipendenti, esasperati, non ricevono lo stipendio da cinque mesi ed ora sono pronti a tutto. E questa volta nella loro battaglia non saranno soli. Dopo qualche tentennamento, il capo dell’ente intermedio ha infatti deciso di passare alla vie di fatto, annunciando l’intenzione di chiudere le strade inagibili, una cinquantina in tutto e 20 istituti scolastici.

Niglia ha annunciato l’intenzione di chiudere le strade inagibili, una cinquantina in tutto, oltre a venti istituti scolastici. “Avevamo chiesto un intervento straordinario del Governo, non avendo avuto risposta faremo ciò che dobbiamo, come atto dovuto” – ha chiosato Andrea Niglia.

Davanti alla sede dell’Utg, ad attendere l’esito dell’incontro che si è svolto a porte chiuse, un nutrito gruppo di dipendenti. Alla notizia che non avrebbero ricevuto le spettanze fino al prossimo dicembre, la reazione è stata veemente. “Sono quattro anni che va avanti questa situazione. Quattro anni di stipendi arretrati e di lotte per l’ottenimento dei nostri diritti. Ora siamo stufi. E’ ora di interrompere i servizi” – annunciano. Visi tirati e facce sconvolte. Riponevano le loro speranze nel capo territoriale del governo. Invece ad accoglierli è stato il vice prefetto vicario, Lucia Iannuzzi. Alla riunione durata un paio d’ore , oltre ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, anche il deputato del Pd Bruno Censore e la pentastellata Dalila Nesci “Ho parlato con il Ministro Minniti della situazione in cui versa questa provincia”– ha riferito la Nesci che si è detta solidale con i lavoratori e pronta ad unirsi alle loro battaglie mentre dalla folla uno dei dipendenti annunciava “Ci sentiamo come mine vaganti, e come tali siamo pronti ad esplodere”

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