venerdì,Marzo 29 2024

Lesioni, falso e abuso: assolti tre poliziotti della Squadra Volante di Vibo

Erano stati denunciati dai genitori di un ragazzo minorenne che aveva collocato di notte un materasso poi dato alle fiamme vicino all’abitazione di un magistrato

Lesioni, falso e abuso: assolti tre poliziotti della Squadra Volante di Vibo

Il Tribunale collegiale di Vibo Valentia presieduto dal giudice Vincenza Papagno, a latere i giudici Graziamaria Monaco e Adriano Cantilena, ha assolto con la formula perché il fatto non sussiste dalle imputazioni loro ascritte (abuso d’ufficio aggravato, lesioni personali aggravate e falso in atto pubblico) tre agenti della Squadra Volante della Questura di Vibo Valentia. Si tratta di: Piergiorgio Betrò, di Ionadi, 41 anni; Antonio Nesci, 40 anni, di Vibo e Domenico Rizzo, 55 anni, di Sant’Onofrio dopo una camera di consiglio durata due ore e mezza.

Il pm Benedetta Callea aveva chiesto la condanna a anni due e quattro mesi di reclusione ciascuno per tutte le imputazioni contestate. E’ invece passata la tesi degli avvocati Francesco Muzzopappa per il sovrintendente di polizia Rizzo, Diego Brancia e Leonida Pirillo per l’ispettore Betrò (all’epoca dei fatti insegnare servizio presso la Squadra e dell’avvocato Salvatore Pisani per l’assistente di polizia Nesci.

I fatti si riferivano ad un intervento dell’Ufficio prevenzione e soccorso della Squadra Volante della Questura di Vibo risalente al 18 agosto 2009 allorché gli agenti intervenivano per identificare un soggetto(all’epoca minorenne) datosi alla fuga più volte dopo aver collocato su di una strada del centro storico di Vibo un materasso, un tubo ed un secchio, che impedivano la circolazione stradale, alle ore 3 di notte.

La via in questione era all’epoca sottoposta ad una vigilanza particolare perché risiedeva un magistrato sottoposto a tutela ed un cittadino del luogo aveva allertato le forze dell’ordine in quanto alcuni giovani, tra cui la parte civile, avevano tentato di incendiare il materasso collocato sulla pubblica via, dandosi poi alla fuga. I genitori del minorenne, residenti a Varese, avevano proposto querela contro i tre poliziotti giunti con due pattuglie sul luogo, poichè a loro dire il ragazzo aveva subito gravi lesioni durante la fase dell’identificazione e l’immobilizzazione. In particolare, i tre poliziotti, erano accusati a vario titolo di aver preso a schiaffi a manganellato il ragazzo strappandofli in parte la maglietta ed i pantaloni, impossessandosi del telefono cellulare del ragazzo con il quale aveva manifestato l’intento di chiamare i genitori.

Nel corso del dibattimento è stata escusso il medico legale Katiuscia Bisogni, nominata alla Procura di Vibo Valentia quale consulente tecnico, oltre a tanti altri testimoni a carico ed a discarico. Gli indumenti lacerati del minore erano stati sottoposti a sequestro. Nonostante i reati fossero prescritti, tutti e tre i poliziotti hanno rinunciato espressamente alla prescrizione ed è arrivato l’assoluzione perché il fatto non sussiste.

Articoli correlati

top