sabato,Aprile 20 2024

“Arte spazio”, il premio ai vibonesi Giuseppe Galati e Caterina Rizzo

I due artisti vincono il riconoscimento nell’ambito dell’evento realizzato dall’Accademia dei bronzi. “Il Cavatore” apre il calendario 2018

“Arte spazio”, il premio ai vibonesi Giuseppe Galati e Caterina Rizzo

Primeggiano due vibonesi nell’ambito del Premio “Arte spazio”. Giuseppe Galati di Acquaro, con “Scorcio di Catanzaro” e Caterina Rizzo di Pizzo, con “Catanzaro, il Cavatore” (liberamente ispirata alla scultura di Giuseppe Rito), vincono targa “Arte spazio”, assegnata dall’Accademia dei Bronzi. La serata di premiazione si è svolta nella Sala della Cultura del comune di Tiriolo. Segnalazione di merito è stata consegnata alla pittrice di Pizzo Francesca Buffone, per l’opera “Tramonto”. Vibo Valentia, insomma, si conferma terra d’arte e d’artisti grazie alla preparazione e all’originalità di professionisti sempre più apprezzati.

Nello specifico, l’opera di Galati illustra una suggestiva “ripresa dall’alto” della città di Catanzaro: «Il fascino – si legge nelle motivazioni – passa attraverso le pennellate decise del pittore, che ritrae case e palazzi, con maestria di prospettiva. Spicca un campanile, essenza rilevante di un luogo sacro, che indica appartenenza e attaccamento alle proprie radici. I tetti sono rossi come espressione e forza di una città sempre vitale e accogliente».

Altrettanti consensi sono stati accordati alla Rizzo, “pittrice della luce” che «celebra il Cavatore, simbolo della città di Catanzaro e del duro lavoro dei catanzaresi. Nella tela – si legge – viene efficacemente sottolineata dall’artista, la veemenza dell’uomo che spacca la roccia, il suo coraggio nel continuare a lavorare nonostante le difficoltà di una natura che spesso non è clemente. La raffigurazione – continua la nota – diventa messaggio universale: con il lavoro, ogni essere umano ha possibilità di determinarsi in dignità. Il risultato artistico è straordinario». Il suo lavoro è stato scelto per aprire il calendario d’Arte e Poesia 2018 dell’Accademia dei bronzi.

 

 

 

 

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