venerdì,Marzo 29 2024

Da Mileto ad Agrigento nel segno di San Gerlando

Una delegazione di fedeli guidata dal vescovo Luigi Renzo si è recata in Sicilia per condividere il comune cammino di fede nella ricorrenza della festa del Santo patrono della città

Da Mileto ad Agrigento nel segno di San Gerlando

Nel segno di San Gerlando, sta diventando sempre più stretto e profondo il legame di amicizia e fratellanza tra le chiese di Agrigento e Mileto. Nei giorni scorsi, una delegazione di fedeli della cittadina normanna, guidata dal vescovo Luigi Renzo, si è recata in Sicilia per condividere il cammino di fede e di profonda testimonianza cristiana proprio della festa del Santo patrono della città erede dell’antica Akragas. 

I “pellegrini” miletesi, sulle orme del comune legame con il vescovo di Besançon, sono stati accolti in curia dal cardinale e arcivescovo metropolita di Agrigento Francesco Montenegro, il quale ha avuto parole di grande affetto nei confronti di una città, sede della più antica diocesi di rito latino del meridione d’Italia, “che ha nel cuore e in cui è stato più volte”, quando negli anni novanta è stato chiamato a guidare nella veste di vicepresidente iniziative della Caritas Italiana. 

Un “uomo di frontiera”, monsignor Montenegro, che da sempre chiede ed ottiene dai fedeli di essere chiamato semplicemente don Franco e che, ancora oggi, quando può ama utilizzare la sua amata vespa blu, con tanto di “casco cardinalizio regalatogli da alcuni amici”. Anche a Mileto ha lasciato tracce del suo grande spessore umano e religioso, ad esempio quando, dopo aver più volte rifiutato rimborsi spese, fu costretto in ultimo ad accettare un assegno dal vescovo d’allora Domenico Cortese. Un assegno, inutile dirlo, mai incassato. Lo stretto legame di amicizia tra le chiese della città della Valle dei Templi e di Mileto è stato suggellato nell’occasione dal reciproco scambio di doni

Don Franco ha regalato al vescovo calabrese un prezioso pastorale in ebano e argento, monsignor Renzo ha contraccambiato con una pittura su tela raffigurante San Gerlando, con sullo sfondo le cattedrali di Agrigento e di Mileto, opera dell’artista ucraino trapiantato in Calabria Yuriy Kuku. Dopo l’accoglienza e la successiva visita guidata al museo diocesano, l’ennesimo gesto di cortesia di don Franco, il “passo indietro” e l’invito in serata a monsignor Renzo a presiedere la partecipata messa solenne officiata al termine della processione nella chiesa di Sant’Alfonso, vista la chiusura per lavori di ristrutturazione e restauro della cattedrale. 

Qui, il vescovo calabrese, più volte interrotto dagli applausi ha ripercorso la vita di San Gerlando, il quale nell’anno mille, nell’ambito della conquista ad opera dei normanni del meridione d’Italia, prima di divenire vescovo di Agrigento svolse l’importante ruolo di Primicerio della Schola Cantorum della cattedrale di Mileto, quale garante dei sopravvenienti valori latini. Oggi, a ricordarne la sua presenza, rimangono gli antichi documenti, il seicentesco medaglione in marmo e la statua in bronzo posti all’interno e su uno dei piloni della chiesa madre della diocesi, alcune famiglie miletesi che da padre in figlio continuano a tramandarne il nome. 

 

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