martedì,Aprile 23 2024

Sant’Onofrio, nuova interrogazione di Bulzomì sul Piano strutturale comunale

Il consigliere comunale d’opposizione chiede al sindaco Maragò di conoscere lo stato del procedimento e di spiegare «come abbia potuto indicare come area industriale il sito scelto per l’Eco-distretto dell’Ato»

Sant’Onofrio, nuova interrogazione di Bulzomì sul Piano strutturale comunale
Il Comune di Sant'Onofrio

Un’interrogazione con iscrizione all’ordine del giorno del consiglio comunale di Sant’Onofrio sullo stato del procedimento del Piano strutturale comunale è stata presentata dal capogruppo di “Insieme per la rinascitaSalvatore Bulzomì. Lo stesso consigliere comunale, richiamando una precedente interrogazione dell’agosto 2017 e la risposta del sindaco Onofrio Maragò il quale spiegava che «le continue modifiche e gli aggiornamenti della legge regionale impongono progressivamente la necessità di adeguare la documentazione già predisposta e, che allo stato è prossima alla sua definizione», interviene ora per chiedere di conoscere lo stato dell’iter di approvazione del Psc.

Questo in quanto, afferma Bulzomì, è stata «rilevata l’importanza dello strumento urbanistico in relazione allo sviluppo economico del paese» ed è stata «considerata l’incapacità delle Amministrazione elette fin qui dimostrata ad approvarlo; considerato che alla data odierna la Comunità non è al corrente dello stato del procedimento; considerato che lo stesso sindaco in risposta scritta ha affermato sin dal settembre 2017 che non vi  è alcun ritardo se non la necessità di predisporre un documento che abbia i requisiti imposti dalla legge regionale».

Inoltre il capogruppo di “Insieme per la rinascita” chiede al primo cittadino di «riscontrare nella seduta dello stesso consiglio comunale in base a quale competenza derivante da una normativa precisa, abbia potuto segnalare ai tecnici incaricati dalla Regione Calabria, durante il sopralluogo in data 27 giugno 2017 per la scelta del sito dell’Eco distretto con annessa discarica in località Palombara “che detta area nel corso dell’attuale redazione del Psc verrà inserita tra le aree industriali”, svolgendo così un chiaro tentativo di ingiustificata e pesante persuasione ai fini della scelta del sito».

 

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