venerdì,Marzo 29 2024

Baratto amministrativo, la proposta del M5S al sindaco di Vibo

Il Meet-up vibonese ha avanzato una formale proposta di regolamento sullo strumento legislativo che mira a compensare i debiti contratti con l’Ente attraverso attività di pubblica utilità.

Baratto amministrativo, la proposta del M5S al sindaco di Vibo

Questa mattina una rappresentanza del Meet-up del Movimento 5 stelle vibonese, si è presentata dal sindaco Elio Costa per avanzare una proposta di regolamento sul baratto amministrativo, previsto dall’art. 24 della legge 164/2014 e dall’art. 118 della Costituzione.

«Lo stesso primo cittadino – fanno sapere gli attivisti – , è stato disponibile ad ascoltare e ad approfondire l’argomento recuperando anche dagli uffici interessati maggiori elementi sul tavolo del confronto, quali condizioni di discussione finalizzati alla realizzazione di questo progetto di grande utilità per la collettività».

Per il Movimento 5 stelle i tempi sono maturi per introdurre questa forma di compensazione dei tributi anche a Vibo Valentia: «Insomma – sostengono -, ormai se ne parla in tutta Italia e pensiamo che sia arrivato il momento di attuarlo anche nel nostro comune, non dobbiamo sempre essere tra gli ultimi, in tutti i sensi. In molti potrebbero usufruirne del baratto amministrativo, visto il tempo di crisi in cui vivono molte famiglie».

Concetto che, spiegano, «vale anche per il palazzo di città, sarebbe auspicabile che ogni tanto, anziché aumentare le tasse al massimo, come è stato già fatto in precedenza (anche a causa del dissesto), ogni tanto mettersi una mano sulla coscienza, per chi ce l’ha, e nei panni delle famiglie disperate che per svariati motivi non arrivano alla fine del mese e quindi impossibilitati nel pagare le tasse e le multe».

Sarebbe un modo, questo, «per dare la possibilità a un cittadino onesto o associazioni riconosciute che volessero saldare i conti con l’Ente, ma non possono, rimboccandosi le maniche, senza creare così, un alibi a chi non vuole comunque pagarle. Un modo come un altro – ancora – per potersi sentire produttivi per la propria città attraverso servizi socialmente utili, lavoretti nelle scuole e comunque piccoli interventi ed attività in aree, uffici o immobili di competenza comunale, nei limiti previsti dalla legge».

In estrema sintesi, per l’intento dei cinquestelle vibonesi «è quello di impiegare ogni cittadino volenteroso solo nelle proprie professionalità, attitudini o esperienze lavorative svolte precedentemente. Così potrà pensare di essersi reso utile, senza doversi sentire sempre la scure di Equitalia che incombe sulla propria “capoccia” e cosa più importante dare un segno di civiltà che manca in questa città».

L’approfondimento: Il “baratto amministrativo”: grande opportunità o esenzione mascherata?

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