giovedì,Aprile 25 2024

Chiusura filali Ubi Banca, Lebrino (Psi): «Grave impoverimento della provincia»

Dal primo aprile chiuderanno i battenti gli sportelli di Arena, Nicotera e Soriano Calabro: tre delle 49 filiali che verranno dismesse in tutta Italia.

Chiusura filali Ubi Banca, Lebrino (Psi): «Grave impoverimento della provincia»

«La chiusura di tre sportelli bancari del gruppo Ubi ad Arena, Nicotera e Soriano è un ulteriore segno tangibile del continuo e inarrestabile impoverimento della nostra provincia. Un declino che sembra non trovare fine e rimedi».

È quanto dichiara il segretario provinciale del Partito socialista italiano, Gian Maria Lebrino in relazione alla soppressione delle filiali di Ubi Banca Carime che, dal primo aprile prossimo, chiuderanno i battenti in tre centri della provincia.

Ubi Banca taglia le filiali, nel Vibonese chiudono tre sportelli

«Nel 2016 con la globalizzazione, l’avanzata tecnologia e la modernità – afferma Lebrino -, la chiusura di alcune banche rappresenta un paradosso che ha del grottesco. Un tempo, la presenza della banca in un piccolo centro significava ricchezza e progresso. Evidentemente, in un mondo proiettato verso il futuro, la nostra provincia regredisce e si allontana sempre di più dagli standard nord italiani e occidentali».

A questo punto per l’esponente del Psi «è chiaro che ancora la crisi non è alle spalle, anzi incide duramente, e in questo contesto così difficile servono subito interventi particolari, ad iniziare dalla creazione di posti di lavoro e alla salvaguardia degli esistenti. Troppe sono state già, infatti, le perdite per la nostra provincia: Italcementi, Gam, Nostromo, ecc. per non parlare della situazione della pubblica amministrazione».

Quindi l’appello alla politica che «con l’aiuto della società civile, deve intervenire seriamente perché troppo tempo è passato, troppe promesse non sono state mantenute. Il territorio vibonese versa in gravi condizioni economiche-sociali e i cittadini non lo meritano. Mi auguro – conclude – che l’azienda ci ripensi e non tolga un ulteriore strumento a servizio della collettività».

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