giovedì,Marzo 28 2024

Mareggiata dell’Epifania, Piserà chiede lo Stato di calamità per le località colpite

L’esponente di “Noi con Salvini” si rivolge ai sindaci e ai commissari dei comuni interessati affinché avviino le necessarie procedure

Mareggiata dell’Epifania, Piserà chiede lo Stato di calamità per le località colpite

«Non è iniziato nel migliore dei modi il nuovo anno per Tropea e gli altri comuni della Costa degli Dei (Nicotera, Joppolo, Ricadi, Parghelia, Zambrone e Briatico). L’eccezionale mareggiata dell’Epifania ha causato ingenti danni lungo l’intero litorale: stabilimenti, case vacanze e persino alcuni tra gli accessi alle spiagge sono stati completamente distrutti, così come sono scomparsi interi arenili a causa delle profonde erosioni subite dalla costa stessa. Altrettanto grave è la risultante che ne deriva per quel che riguarda, invece, il deposito di notevoli quantità di detriti e di alghe, non removibili con mezzi comuni e la distruzione, parziale o totale, di strutture e infrastrutture a servizio della balneazione e a muri perimetrali di abitazioni ed alberghi prospicienti le spiagge».

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È quanto afferma in una nota il referente provinciale di “Noi con Salvini” di Vibo Valentia, Antonio Piserà (foto), che attraverso una nota ha chiesto che venga riconosciuto lo Stato di calamità naturale per le località maggiormente colpite.

Per Piserà è questa una questione di primaria importanza «per la maggior parte delle strutture turistiche presenti sul territorio colpito dalla mareggiata che dovrebbero dare inizio alla stagione il prossimo 31 marzo, in occasione delle immediatamente successive festività pasquali, com’è consuetudine: è evidente, tuttavia, che la calamità naturale che le ha colpite, può mettere fortemente a rischio l’apertura della stagione turistica. Si tratta, senza ombra di dubbio – aggiunge -, di insorgere di situazioni che comportino gravi danni all’incolumità delle persone e dei beni che, per loro natura o estensione, debbano essere fronteggiate con interventi tecnici urgenti e straordinari».

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Quindi Piserà si rivolge ai «commissari di Tropea e Nicotera e ai Sindaci di Ricadi, Joppolo, Parghelia, Zambrone, Briatico e Vibo Valentia, perché avviino le procedure per inoltrare la richiesta di stato di calamità naturale, e invito pubblicamente il presidente della Regione, Mario Oliverio, ad indire immediatamente l’opportuno sopralluogo per verificare personalmente l’austerità del danno che grava sulla Costa degli Dei: è necessario che tempestivamente se ne faccia carico, istituendo un’unità operativa tra Regione, Comuni e rappresentanti di categoria, una sorta di immediata task force che non solo individui attentamente l’obiettivo risolutivo, ma ne evidenzi l’iter di raggiungimento, monitorando finanche il danno noto e distruttivo provocato dalla (normale!) erosione costiera, a danno in primis del millenario scoglio sul quale sorge il Santuario di Santa Maria Dell’Isola, simbolo mondiale del Turismo Calabrese, gravemente minacciato dall’azione inarrestabile».

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Quanto accaduto, insiste Piserà, «pone in severo rischio l’intero settore turistico regionale, essendone la zona colpita indiscusso emblema. La scorretta politica regionale non è mai stata in grado di inoltrare un reale percorso di destagionalizzazione, nonostante le risorse stesse. Divengono altresì indispensabili gli interventi tanto dal punto di vista strutturale, quanto dell’analisi di mercato, al fine di realizzare una volta per tutte un sistema economico che punti ad ampliare il potenziale turistico in misura spazio-temporale, con lo scopo di raggiungere una costante economica che interessi l’intero anno solare e non svetti esclusivamente nei mesi estivi, catapultando popolazione ed economia, come da sempre avviene, in drammatiche circostanze davanti a qualsiasi imprevisto, anche di minore entità».

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