giovedì,Marzo 28 2024

Niente straordinario per l’addetto alla rete idrica comunale, Piscopio resta a secco

A denunciarlo è il consigliere comunale d’opposizione Giuseppe Cutrullà: «A mancare non è l’acqua ma il buonsenso di dirigenti e amministratori. A breve potrebbe verificarsi la stessa situazione nelle altre frazioni»

Niente straordinario per l’addetto alla rete idrica comunale, Piscopio resta a secco

«Piscopio è da giorni senza acqua, in quanto un ordine di servizio fatto dalla dirigente impedisce a tutti i dipendenti del settore 5-6 di fare straordinario fuori dall’orario di lavoro, e dunque durante i festivi e durante il pomeriggio. E tra qualche ora questo problema lo avranno anche le altre frazioni».

A riferirlo è il consigliere comunale d’opposizione del Comune di Vibo Valentia, Giuseppe Cutrullà. Lo stesso denuncia un gravo disservizio creatosi nelle ultime ore nella popolosa frazione del capoluogo di provincia a causa, a suo dire, di una disfunzionalità burocratica.

Non a caso l’esponente del Pd afferma: «Quindi non è l’acqua a mancare, ma la stessa non arriva nelle case dei cittadini poiché il dipendente comunale non può mettere in atto le manovre necessarie affinché possa arrivare nelle condutture. Vorrei capire se questa scelta è frutto di un indirizzo politico dell’Amministrazione, o sia una scelta scellerata del dirigente competente. Se fosse quest’ultimo il caso, risulta chiaro che Palazzo Razza ormai sia guidato da un dirigente e non già dall’Amministrazione legittimata dal voto dei cittadini».

Nel frattempo, spiega Cutrullà, «i cittadini si trovano a fronteggiare un’improvvisa quanto ingiustificata interruzione della portata idrica, che determina condizioni di estrema criticità per l’intera frazione, e che nelle prossime ore colpirà anche le Marinate, Vena e Triparni. Il servizio di erogazione idrica – aggiunge il consigliere comunale – costituisce servizio pubblico essenziale e la sua interruzione ingiustificata configura gli estremi del reato di interruzione di servizio di pubblica necessità. Pertanto auspico che chi di competenza si attivi al più presto affinché il disservizio venga ripristinato quanto prima, nella speranza che ciò non accada nuovamente visto e considerato che in passato si è già verificata una fattispecie analoga».

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