venerdì,Marzo 29 2024

Triparni, strada provinciale a rischio crollo. Fratelli d’Italia: «Frazione abbandonata al suo destino»

Nuova denuncia del coordinatore cittadino Anthony Lo Bianco e di Gioventù Nazionale: «Comune assente su una questione grave che, a quanto pare, interessa solo ai cittadini»

Triparni, strada provinciale a rischio crollo. Fratelli d’Italia: «Frazione abbandonata al suo destino»

«Ancora una volta è il Comune di Vibo Valentia a distinguersi, e ancora una volta nella frazione Triparni, facendo parlare di sé in modo negativo. I problemi sono sempre gli stessi e inutili si sono rivelate le diverse segnalazioni: tutto tace e il povero centro del Vibonese continua a ristagnare tristemente nelle sue condizioni penose».

A riferirlo sono il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Anthony Lo Bianco, e il coordinamento provinciale Gioventù Nazionale, nel tentativo di evidenziare nuovamente, dopo il guasto alla rete idrica segnalato al vibonese.it, una situazione che «continua a destare perplessità, per il mancato intervento, a distanza di mesi, tra la popolazione locale».

Ma perché, si chiedono gli estensori della nota, «chi di dovere continua a lavarsene le mani? A quanto pare, un gruppo di cittadini, nei giorni scorsi, ha provato a dare un segnale sostituendosi alla attuale classe dirigente, rappezzando qualche cratere proprio lungo la Sp n. 11. Come se non bastasse – aggiungono gli esponenti dei due movimenti -, a tutto questo si aggiunge la terribile condizione della strada principale che collega Triparni a Portosalvo, condizione che potrebbe degenerare da un momento all’altro in una pericolosissima frana».

Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale non hanno dubbi: Triparni è «un centro lasciato completamente in mano al proprio destino, che rischia, in un futuro prossimo, di perdere anche la principale via di comunicazione stradale. La questione è molto grave – concludono -. Ma, a quanto pare, interessa solo ai residenti e pochissimi gruppi politici, se non un unico gruppo, chiamato Fratelli d’Italia».

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