sabato,Aprile 20 2024

Tropea, Macrì sprona Rodolico: «Serve subito una nuova Amministrazione legittimata»

Il capogruppo di “Forza Tropea” condanna i richiami interessati alla “responsabilità” e i tatticismi che rischiano di affossare sul nascere il nuovo corso. E al sindaco dice: «Se ha la maggioranza vari subito la Giunta altrimenti si dimetta»

Tropea, Macrì sprona Rodolico: «Serve subito una nuova Amministrazione legittimata»

«Siamo in trepidante attesa del formale varo della nuova Giunta, frutto di quel senso di responsabilità tanto agognato dalla marea di associazioni tropeane, molte delle quali, dopo aver manifestato immenso apprezzamento per l’operato dei commissari osannati come dei super eroi, si sono rese conto che, forse, la politica non è poi così tanto malvagia, soprattutto quando si tratta di perorare le proprie cause. Noi, da sempre, nutriamo diffidenza verso chi invita alla “responsabilità” e una profonda avversione per la “responsabilità” all’italiana, che si può riassumere nella scellerata equazione do ut des, pur manifestando la nostra disponibilità a guardare con fiducia alla nuova esperienza amministrativa».

È Giovanni Macrì, capogruppo di Forza Tropea in seno al consiglio comunale della cittadina tirrenica, la cui assemblea cittadina è stata recentemente riabilitata da un pronunciamento del Tar dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, a dire la sua circa le sorti della compagine amministrativa guidata dal sindaco Giuseppe Rodolico, che si appresta a riprendere in mano la guida di Tropea.

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Macrì, nel suo intervento, fissa quelli che a suo avviso dovrebbero essere le linee guida politiche del nuovo corso per non correre il rischio che lo stesso nasca “sotto una cattiva stella”. L’esponente forzista avvia il suo ragionamento fotografando la situazione politica pre-scioglimento: «Non possiamo dimenticare il recente passato – afferma – e far finta che lo scorso agosto non sia accaduto nulla. Il riferimento è alla bocciatura trasversale, in sede di consiglio comunale, del riequilibrio di bilancio (e non solo!), evento che avrebbe dovuto segnare la fine anticipata della consiliatura – a prescindere dallo scioglimento per infiltrazioni – se non fosse stato per l’intervento, a mio avviso giuridicamente molto discutibile, della Prefettura di Vibo Valentia».

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In quell’occasione, per Macrì, la «responsabilità all’italiana ebbe come conseguenza la bocciatura del bilancio. Questa stessa formula oggi sta attentando al varo della nuova Giunta che, di conseguenza, qualora dovesse effettivamente vedere la luce, non nascerebbe sotto la migliore delle stelle a dispetto di qualche novità apprezzabile». Così, se Macrì giudica positivamente il ritorno nell’esecutivo del già vicesindaco Tropeano, «garanzia sul fronte del decoro urbano», e l’ingresso di Sandro D’Agostino, «distintosi in positivo nel ruolo di presidente del consiglio comunale», è da rispedire al mittente quella «responsabilità all’italiana che, in mancanza di una contropartita, stenta a materializzarsi». Così come sarebbe da evitare «questa logorante situazione di stallo» quando l’attuale «momento storico richiederebbe scelte ed interventi oltremodo tempestivi».

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Serve, per Macrì, «un’Amministrazione nel pieno esercizio delle proprie funzioni, ragion per cui il sindaco deve operare con urgenza una scelta tra il dimettersi per mancanza di una maggioranza effettiva, reale e duratura o l’andare avanti, come ha fatto in passato, nella consapevolezza di non avere una maggioranza coesa e leale al di là di mere dichiarazioni di circostanza e sfidando i dissenzienti a sfiduciarlo. Quello che sicuramente non dovrebbe assolutamente fare – conclude il capogruppo di Forza Tropea – è tergiversare in tatticismi o, peggio ancora, sottomettersi alle pressioni che travalicano l’ordinaria dialettica politica pur di insediarsi, purchessia. L’ennesimo fallimento sarebbe alle porte e la città non può permetterselo».

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