venerdì,Aprile 19 2024

Chiusura Prefettura, anche il consiglio comunale formalizza la sua contrarietà

In un ordine del giorno approvato oggi all’unanimità si dà mandato al sindaco di mettere in atto ogni iniziativa utile al mantenimento dell’Utg.

Chiusura Prefettura, anche il consiglio comunale formalizza la sua contrarietà

Un’apposita iniziativa del consiglio comunale contro la soppressione della Prefettura è arrivata, nel corso dell’assise di oggi, anche da un apposito ordine del giorno, inserito al primo punto della discussione della seduta, con il quale s’impegna il sindaco Elio Costa a «mettere in atto ogni iniziativa mirata a mantenere operante sul territorio la Prefettura e gli altri Enti di cui si paventa la soppressione». La proposta è partita dal consigliere comunale del gruppo “Pd e indipendenti”, Giovanni Russo, ed è stata sottoscritta da tutti i capigruppo e, una volta messa ai voti, approvata all’unanimità. Nel corso della stessa seduta è arrivato l’annuncio, da parte del primo cittadino Elio Costa, della mobilitazione collettiva di tutti i sindaci del Vibonese.

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Un ulteriore atto, quindi, in direzione del mantenimento del locale Utg e delle sue competenze territoriali nel Vibonese che va a rafforzare la prevista protesta del prossimo 21 novembre che vedrà scendere in piazza una folta rappresentanza del settore istituzionale, pubblico, associativo e della società civile della provincia.

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Nel dettaglio, oltre a dare mandato al sindaco d’intraprendere tutte le opportune e necessarie azioni, con l’ordine del giorno approvato oggi il consiglio comunale esprime «forte contrarietà al progetto di soppressione delle Prefetture e di razionalizzazione degli Enti e degli Uffici periferici presenti sul territorio e viva preoccupazione per il futuro del territorio vibonese» manifestando, altresì, «forte perplessità sulle norme che tendono a ledere i diritti e l’operatività dei relativi organi» e auspicando, infine, «una seria e meditata revisione della normativa, individuando altre soluzioni per la razionalizzazione della spesa pubblica, meno impattanti per il territorio».

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