giovedì,Aprile 25 2024

Mileto: sportello per chiedere il reddito di inclusione

Si tratta di un beneficio economico erogato attraverso l’attribuzione di una carta prepagata emessa dalle Poste

Mileto: sportello per chiedere il reddito di inclusione

“Saremo lieti di dare assistenza a tutti i cittadini aventi diritto che verranno nella sede municipale per inoltrare la loro domanda o chiedere delucidazioni in merito. Con piacere, infatti, comunico che presso il nostro Comune è stato istituito un Ufficio ad hoc per ottemperare a tutte le richieste attinenti ad acquisire il reddito d’inclusione, misura di contrasto alla povertà e all’inclusione sociale introdotta dal Decreto legislativo numero 147 del 15 settembre 2017, emanato in attuazione dell’apposita legge-delega”. Queste le parole con cui il vicesindaco del Comune di Mileto Francesco Schimmenti comunica ai cittadini l’apertura di uno sportello per richiedere, a decorrere dall’1 gennaio 2018, il reddito di inclusione. Tale misura prevede un beneficio economico erogato attraverso l’attribuzione di una carta prepagata emessa da Poste Italiane. 

 

L’acquisizione dell’apposito diritto è subordinata alla valutazione della situazione economica di ogni singolo richiedente e all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e d’inclusione sociale e lavorativa. progetto viene predisposto dai servizi sociali del Comune, che operano in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riferimento agli enti non profit. Esso riguarda l’intero nucleo familiare e prevede specifici impegni che vengono individuati da operatori sociali opportunamente identificati dai servizi competenti, sulla base di una valutazione delle problematiche e dei bisogni. Il beneficio economico viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi e, se necessario, potrà essere rinnovato di ulteriori 12 mesi. In tal caso, la richiesta di rinnovo potrà essere inoltrata non prima di sei mesi dall’erogazione dell’ultima mensilità.

 

 

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