mercoledì,Aprile 24 2024

Mileto: la squadra di calcio ritira definitivamente la maglia di Francesco Prestia Lamberti (VIDEO)

Nel corso della partita di Prima categoria con la Serrese, vinta 9 a 1 dai padroni di casa, ricordato anche l’ex presidente Filippo Mesiano

Mileto: la squadra di calcio ritira definitivamente la maglia di Francesco Prestia Lamberti (VIDEO)

Parte alla grande il campionato del Real Mileto, nel girone C del campionato regionale di Prima categoria. Nella partita casalinga d’esordio, la squadra di mister Mario Spina ha avuto la meglio sulla rimaneggiata Serrese con il netto risultato di 9 a 1. Un incontro senza storia, svoltosi alla presenza di centinaia di spettatori desiderosi di stringersi attorno alla squadra del cuore in un momento particolare, contrassegnato dalla dipartita di due punti fermi venuti a mancare pochi mesi fa: lo storico presidente Filippo Mesiano e il 15enne capitano delle giovanili Francesco Lamberti Prestia.

La presenza dei due ha aleggiato forte nel corso dell’incontro, incarnata nella gigantografia che li immortalava posta al centro della tribuna. La società, governata dal duo presidenziale composto da Pasquale Romano e Pasquale Mesiano, ha tra l’altro voluto ricordare nei modi appropriati Filippo e Francesco con alcuni significativi gesti effettuati poco prima della partita. Attimi di intensa commozione, sentimento che ha raggiunto il suo apice quando sul tappeto rosso posto al centro del campo si sono via via succeduti giocatori e ragazzini con tanto di rose rosse e palloncini, ma soprattutto quando il padre del giovane Francesco, Guido, ha consegnato la fascia di capitano e la maglia numero 7 che il figlio indossava nelle partite, ritirata definitivamente per scelta societaria. Per il resto, l’incontro si è incanalato subito nel modo giusto per il Real Mileto. Dopo 15 minuti, la squadra di casa era già in vantaggio per 4 reti a 0. Il 9 a 1 finale fa ben sperare per il prosieguo del campionato. Un girone che capitan Rocco Massara e compagni intendono vivere da protagonisti, puntando a rimanere ancorati sin da subito alle zone alte della classifica. Senza, tra l’altro, porsi limiti di sorta.

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