venerdì,Aprile 19 2024

Spiaggia di Grotticelle: sigilli a un manufatto abusivo, una denuncia

I militari hanno accertato ancora abusi lungo la costa del comune di Ricadi. La struttura artigianale era stata costruita nell’area restituita alla fruizione pubblica

Spiaggia di Grotticelle: sigilli a un manufatto abusivo, una denuncia

Nuovi sequestri lungo le spiagge del Vibonese. Alle porte della stagione balneare prosegue in maniera incessante l’azione di contrasto agli illeciti perpetrati in danno dell’ambiente marino costiero. In particolare, i militari del Nucleo Operativo di polizia ambientale della Guardia costiera di Vibo Valentia, impegnati in attività di vigilanza lungo la costa, hanno accertato ancora abusi lungo la costa che ricade nel territorio comunale di Ricadi.

Il manufatto abusivo

Sequestri a Grotticelle

Ancora una volta a Grotticelle, la più suggestiva e frequentata delle spiagge del Vibonese, i militari della Guardia Costiera hanno accertato la costruzione di  una struttura artigianale sorretta da pali in legno e copertura con stuoie in cannucciata, proprio nell’area restituita alla pubblica fruizione tramite un’azione sinergica delle amministrazioni statali. La struttura, realizzata senza  alcuno tipo di certificazione dal punto di vista urbanistico o edilizio e carente di qualsivoglia autorizzazione paesaggistica e ambientale – tra l’altro sottoposta al vincolo paesaggistico-ambientale – è stata immediatamente posta sotto sequestro penale.

I reati contestati

Il proprietario è stato denunciato alla Procura di Vibo Valentia (reati di cui all’art. 54 e 55 del codice navigazione) per aver realizzato nuove opere entro la zona dei trenta metri dal confine con il demanio. Denuncia anche (art. 734 del codice penale) per deturpamento di bellezze naturali e per violazione del decreto legislativo n. 42/2004 in materia di tutela dei beni paesaggistici.

L’intervento condotto dai militari della Guardia costiera, in stretto coordinamento con la Procura attraverso il pm Ciro Luca Lotorto, ha quindi consentito l’accertamento dell’ennesimo reato commesso ai danni dell’ambiente costiero in un’area di altissimo pregio paesaggistico ed altamente frequentata nel corso della stagione balneare.

I controlli continuano

“Quest’ultimo evento rappresenta un ulteriore importante tassello in un territorio difficile, dove l’autorità giudiziaria – si legge in una nota della Guardia costiera – proprio tramite il procuratore Camillo Falvo, sta mettendo campo ogni utile risorsa in materia ambientale e di tutela del territorio al fine di accertare e reprimere tutte quelle condotte indiscriminate e senza scrupoli da parte dei ”nemici” dell’ambiente. L’attività di tutela dell’ambiente da parte della Guardia costiera proseguirà senza soluzione di continuità.

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