martedì,Ottobre 8 2024

Discarica a Dinami, il secco no di Tassone: «Progetto da accantonare»

Il consigliere regionale: «La salute dei cittadini deve essere sempre messa al primo posto e le decisioni che potrebbero incidere, anche solo potenzialmente, sulla vita delle persone, devono essere ben ponderate»

Discarica a Dinami, il secco no di Tassone: «Progetto da accantonare»
Il consigliere regionale Luigi Tassone

«La salute dei cittadini deve essere sempre messa al primo posto e le decisioni che potrebbero incidere, anche solo potenzialmente, sulla vita delle persone, devono essere ben ponderate e basate su un coinvolgimento pieno e consapevole». Il consigliere regionale Luigi Tassone (Pd) esprime il suo punto di vista in riferimento alla realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti nel territorio di Dinami e manifesta diverse perplessità sia sul merito della questione sia su alcuni aspetti procedurali. [Continua in basso]

«Innanzitutto – sostiene l’esponente democrat – va chiarito che è giusto che l’Ato di Vibo acquisisca al più presto una totale autonomia in tema di gestione dei rifiuti per evitare i gravi disagi a cui abbiamo assistito e che hanno prodotto danni d’immagine, oltre che in termini di vivibilità. Questo significa che va condotto un percorso serio e lineare che, attraverso informazioni preventive ed un confronto continuo con la comunità del Vibonese, possa portare a soluzioni condivise. Nel caso di Dinami – aggiunge Tassone – per come spiegato da Comitato civico, questi passaggi sembrano mancare e ciò genera confusione, disapprovazione e proteste. L’azione del Comitato, che punta a far conoscere i diversi aspetti della questione alla popolazione va pertanto apprezzata ed appoggiata».

Ne deriva che «la Regione Calabria deve accantonare questo progetto che è stato quasi imposto dall’alto e rivedere le azioni da adottare». Per Tassone «è quindi necessaria una presa di posizione unanime da parte di tutti i sindaci che, senza campanilismi e con l’intenzione di guardare davvero al futuro a 360 gradi, devono prendere scelte, con il parere favorevole delle comunità, che vanno nella direzione della sostenibilità del sistema, del rispetto dell’ambiente e della salvaguardia della salute».

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