venerdì,Marzo 29 2024

Le fiamme non risparmiano l’oasi dell’Angitola

Gravi i danni all’ambiente, il Wwf chiede una maggiore sorveglianza dell’intera area inserita nel Parco delle Serre

Le fiamme non risparmiano l’oasi dell’Angitola

Gli incendi che ieri hanno interessato un po’ tutta la provincia vibonese, non hanno risparmiato l’oasi del Lago Angitola, posta tra i comuni di Maierato e Monterosso Calabro e facente parte del Parco Regionale delle Serre. A dare l’allarme ai vigili del fuoco, poco dopo le 15,00, il responsabile scientifico del Wwf, Pino Paolillo, impegnato in una visita guidata all’interno dell’oasi, quando i roghi già stavano divampando su una collina prospiciente il lago, in piena oasi di protezione, rendendo l’aria a tratti irrespirabile a causa del denso fumo e della cenere che si diffondeva nell’ambiente.

Le fiamme, alimentate dal vento, hanno aggredito boschi di querce, tra cui diverse preziose sughere, ulivi, macchia mediterranea, lasciando un paesaggio di cenere e di miseri tronchi carbonizzati. Della preoccupante situazione che si era creata, con il crepitio degli alberi in fiamme udibile a centinaia di metri, è stato subito avvisato il commissario del Parco, Giovanni Aramini che, insieme a Paolillo, hanno più volte sollecitato interventi per poter spegnere gli incendi. Purtroppo altre situazioni di emergenza, in una giornata campale sul fronte dei roghi divampati in tutta la provincia, ha reso impossibile l’impiego di un canadair, l’unico mezzo, vista l’impervietà della zona, in grado di poter spegnere le fiamme. Ciononostante, l’arrivo nel tardo pomeriggio di due autobotti dei vigili del fuoco è servito quanto meno a limitare i danni. Alcuni focolai erano attivi stamattina, per cui c’è solo da sperare che non si alzi il vento. [Continua in basso]

Comprensibile la rabbia degli ambientalisti per un triste fenomeno che si ripete ogni anno e che comporta una costante perdita di biodiversità, con interi boschi che sono stati completamente eliminati. L’oasi del Lago Angitola, Zona Ramsar, Zona Speciale di Conservazione e inserita nel Parco delle Serre, necessita di una sorveglianza sette giorni su sette, specialmente in un periodo così critico come quello estivo. «E invece la squadretta antincendio che veniva annualmente dislocata dentro l’oasi, da tempo è stata eliminata – spiega pIno Paolillo – lasciando campo libero agli incalliti incendiari. A tale proposito il Wwf rinnova l’invito al Parco delle Serre, affinché venga garantita la presenza anche di un solo operaio forestale nel weekend, in modo da segnalare sul nascere un incendio, prima che lo stesso assuma proporzioni devastanti. Inoltre chiederà ai carabinieri forestali di intraprendere tutte le iniziative ritenute opportune, per arrivare a individuare e punire i responsabili di questo misfatto ai danni dell’ambiente».

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