giovedì,Aprile 18 2024

Inquinamento laghi e mari italiani, in Calabria 5 siti “malati cronici”: uno nel Vibonese

C'è anche la foce del Torrente Ruffa di Ricadi nel Vibonese tra i cinque "malati cronici" calabresi certificati da Goletta Verde di Legambiente

Inquinamento laghi e mari italiani, in Calabria 5 siti “malati cronici”: uno nel Vibonese
La Goletta Verde di Legambiente

Mala depurazione e scarichi illegali restano i principali nemici del mare e delle acque interne italiane. A rivelarlo sono i dati del bilancio finale di Goletta Verde e Goletta dei laghi, le due campagne itineranti di Legambiente. Su un totale di 389 punti campionati in 18 regioni, in mare e in 34 laghi italiani, 1 punto ogni 3 è risultato oltre i limiti di legge. Le criticità maggiori sono state riscontrate a ridosso delle foci di fiumi, rii e canali, inquinati dagli scarichi fognari non depurati dai comuni dell’entroterra.

70 punti fortemente inquinati

Su 263 campioni prelevati lungo le coste marine, 22 punti sono stati giudicati inquinati, mentre ben 70 punti sono risultati fortemente inquinati: complessivamente oltre i limiti di legge il 35% del totale, 1 punto inquinato ogni 81 km di costa. Il 50% dei punti monitorati dalla campagna (131 punti su 263) ha riguardato le foci di fiumi e canali. Delle 131 foci campionate, il 58% (76 su 131) è risultato oltre i limiti di legge. Per quanto riguarda Goletta dei laghi, quest’anno la campagna di Legambiente ha ampliato il numero di bacini lacustri esaminati, passando dai 28 del 2020 ai 34 di questa edizione, sempre in 11 regioni italiane. Sono stati effettuati 126 prelievi in altrettanti punti di campionamento e giudicati oltre i limiti di legge il 33% dei prelievi (15 inquinati e 27 fortemente inquinati). In totale sono 61 i campioni prelevati in foce, 65 quelli prelevati a lago. Dei campioni giudicati oltre i limiti, il 64% è stato prelevato in foce a canali, fiumi o torrenti.

Depurazione

L’associazione ambientalista ribadisce «l’urgenza di destinare più investimenti per efficientare la depurazione e completare la rete fognaria, a partire dall’utilizzo delle risorse europee del Pnrr» Ancora oggi il 40% dei reflui fognari delle nostre città non è adeguatamente depurato. L’Unione Europea ha più volte ammonito l’Italia, avviando ben quattro procedure d’infrazione per il mancato adeguamento alla direttiva europea sui reflui. Sino ad ora le multe sono costate al nostro paese oltre 77 milioni di euro. L’80% del carico complessivo degli agglomerati in stato di infrazione proviene da 5 regioni: dalla Sicilia in primis (il 23%) ma anche da Lombardia (il 19%), Campania (il 17%), Calabria (l’11%) e Lazio (10%).

Il “malati cronici” calabresi

Cinque i punti critici in Calabria. Si tratta di:
Foce del fiume Esaro (Crotone), Spiaggia presso il canale a destra del Castello (Le Castella nel Comune di Isola di Capo Rizzuto, KR); Foce del torrente Annunziata (Lido Comunale di Reggio Calabria); Foce del Fiume Mesima (San Ferdinando, RC) e Foce del torrente Ruffa (Ricadi, VV).

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