venerdì,Marzo 29 2024

Cibo sano e relazioni eque, la Rete Humus lancia la sua campagna di finanziamento

Previsti eventi a Vibo Valentia e Sant’Onofrio per il potenziamento dell’attività bio-agricola e per sostenere studi finalizzati a garantire l’eccellenza dei prodotti

Cibo sano e relazioni eque, la Rete Humus lancia la sua campagna di finanziamento

Anche in Calabria parte la campagna di finanziamento collettivo nazionale della Rete Humus – rete sociale per la bio-agricultura italiana, Banca Etica, Fondazione Banca Etica e Produzioni dal Basso e Fair Trade Italia. La rete Humus intende dar vita ad una comunità nazionale del buon cibo biologico, da realizzarsi mediante il potenziamento dell’attività agricola e studi finalizzati a garantire l’eccellenza dei prodotti. Un progetto ambizioso che vuole coinvolgere cittadini, produttori, trasformatori, consumatori, enti di ricerca e professionisti del mondo della bio-agricultura (e non solo) nel dare vita sul territorio italiano una filiera del biologico che includa aspetti di giustizia delle relazioni umane, la tutela della fertilità del suolo, la biodiversità del paesaggio agricolo e il valore nutrizionale del cibo. Al centro del percorso l’attivazione del lavoro in 100 aziende pilota ed un sistema di valutazione aperto a tutti i protagonisti del suolo (il nostro Humus!), della produzione e dei prodotti che troverà spazio anche online. Si tratterà del primo sistema di garanzia partecipata a livello nazionale, non solo dell’agricoltura biologica ma di tutte le produzioni interessate in qualche modo ad una certificazione. Aderiscono alla Rete Humus organizzazioni di operatori economici e della società civile quali: Cooperativa “La Terra e il cielo” (Piticchio di Acervia, An), Cooperativa “El Tamiso” (Padova), “Con.pro.bio Lucano”, (Metaponto, Mt), “Rete utile buono e bio” (Bari), “Puglia Natura” (Bari), “Biolitalia” (Bari), “Rete bio“ Reggiolo (Re), “Agricoltura biologica Calabria-Abc” (Sant’Onofrio, Vv), “Carpem naturam“ (Corigliano Calabro, Cs), Associazione Università Verde di Bologna, Centro Antartide (Bologna), “Associazione La Buona Terra“ (Puegnago del Garda, Bs). Sono partner ufficiali di Rete Humus (partecipando attivamente al Comitato Scientifico): Fondazione Culturale Responsabilità Etica (di Banca Etica), ISDE Italia (Associazione Medici per l’Ambiente), Centro Studi Avanzati sul Consumo e la Comunicazione dell’Università di Bologna, Faitrade Italia (Consorzio italiano utilizzatori marchio Faitrade), Associazione Bioesperti. 

La campagna di finanziamento proposta in Calabria prevede un ricco calendario di eventi: giovedì 6 dicembre 2018 ore 15 a Lamezia Terme, presso La Cooperativa Le Agricole, si terrà la lezione in campo sulla fertilità del suolo e (dalle 17,00) presentazione della campagna Coltiviamo Humus! Vi sarà, inoltre, la Lectio Magistralis di don Giacomo Panizza (Associazione Comunità Progetto Sud) “La terra ci precede” (Francesco, Enciclica “Laudato sì”); venerdì 7 dicembre 2018 ore 19 a Vibo Valentia presso Fabbrica (via Fiorentino) avrà luogo la serata di cucina contadina, “Rape e fagioli. E la prima padellata di zeppole…”, organizzata in  collaborazione con Fabbrica Food&Dink ed Agrìa. Sono poi in programma i seminari formativi teorico-pratici: “Conoscere e valutare la fertilità organica della terra. Metodologie della valutazione sensoriale del suolo agrario. Rivolti ad agronomi, tecnici ed operatori specializzati”, che si terranno martedì 11 dicembre (dalle ore 14 alle 18) a Sant’Onofrio, al Centro formazione Abc (via Raffaele Teti, 73) e mercoledì 12 dicembre a Mirto Crosia (Cs) presso Csd Arsac (contrada Pantano). Detti seminari saranno realizzati in collaborazione con la Federazione degli ordini dei dottori agronomi e dottori forestali della Calabria ed il Csd Arsac Mirto Crosia. Gli appuntamenti continueranno nel mese di gennaio.

Le risorse raccolte saranno impiegate nella realizzazione di un programma sperimentale di monitoraggio della fertilità organica dei terreni agricoli, dell’accumulo di CO2, della biodiversità e della giustizia delle relazioni umane in 100 aziende ”pilota” agrobiologiche italiane che saranno  il primo presidio per una rete che intende poi allargarsi e diffondersi in tutta Italia. I risultati del monitoraggio sono essenziali ai fini del miglioramento delle attività agrobiologiche e della loro garanzia: saranno condivisi con enti, organizzazioni e singoli cittadini interessati a comprendere i sistemi di funzionamento dell’agricoltura biologica ed a essere parte attiva in un sistema di garanzia partecipata. Uno specifico investimento sarà dedicato all’organizzazione di iniziative di formazione e incontro e all’attivazione di strumenti di comunicazione come una piattaforma per geolocalizzare aziende e prodotti, consolidando una filiera di comunità di produttori-consumatori di biologico, che includa aspetti di sostenibilità ambientale, economica, sociale e di sviluppo locale.

 

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