mercoledì,Aprile 24 2024

A Polia vietato lanciare palloncini, multe fino a 500 euro. Il sindaco: «Inquinano»

La scelta green dell’amministrazione comunale per evitare la dispersione di plastiche nell’ambiente e tutelare gli animali selvatici

A Polia vietato lanciare palloncini, multe fino a 500 euro. Il sindaco: «Inquinano»

A Polia “guerra” ai nastri colorati e palloncini. Con apposita ordinanza, nei giorni scorsi, il sindaco Luca Alessandro ha disposto il divieto di abbandono di nastri e al contempo il lancio di palloncini in gomma o similari (riempiti con gas più leggeri dell’aria). [Continua in basso]

Comune di Polia

Palloncini e inquinamento

Lo scopo è quello di incentivare ogni azione volta a tutelare e salvaguardare il patrimonio ambientale e faunistico e promuovere ogni attività di conservazione del territorio: «Studi effettuati a livello internazionale – si specifica nell’atto a firma del primo cittadino- hanno dimostrato le conseguenze dannose dei frammenti di palloncini e nastri colorati che li trattengono, abbandonati nell’ambiente». Non solo. «A causa dell’inquinamento e del pericolo che i palloncini pongono alla vita marina, molti Stati ne hanno vietato i lanci massivi. Tutto questo perchè queste sostanze abbandonate finiscono «per essere ingerite da animali marini e terrestri causandone irrimediabilmente il decesso».

Tradizionalmente, si tratta di oggetti che vengono utilizzati in occasione di feste o cerimonie. Tanto belli e colorati quanto dannosi per l’ambiente. Anche una volta esplosi, i piccoli pezzi contribuiscono all’inquinamento da microplastiche del suolo e dell’acqua. La scelta dell’amministrazione Polia, dunque, si pone in un’ottica green a cui molti Comuni in diverse zone d’Italia si stanno allineando. I palloncini non saranno tuttavia banditi dalla cittadina del Vibonese. Tutt’altro, potranno continuare a decorare e vivacizzare le feste purché venga apposto «un oggetto di peso sufficiente o relativa dotazione per contrastare la capacità di sollevamento del palloncino per evitare che lo stesso ricada sul suolo sotto forma di rifiuto e venga ingerito dagli animali causandone la morte». Per i trasgressori, previste multe da 24 a 500 euro secondo la gravità del fatto.

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