giovedì,Aprile 25 2024

Ex cementificio, il Comune di Vibo diffida l’Italcementi: «Bonifichi l’area»

La Giunta Limardo intima al colosso industriale di procedere con «immediatezza» alla messa in sicurezza e alla pulizia dei 30 ettari ricompresi dall’insediamento industriale di sua proprietà

Ex cementificio, il Comune di Vibo diffida l’Italcementi: «Bonifichi l’area»

La giunta comunale di Vibo delibera sull’area dell’ex Italcementi di Vibo Marina diffidando la proprietà a procedere con le operazioni di bonifica. «La questione dell’ex cementificio – premette l’esecutivo comunale – è da almeno 10 anni uno dei problemi irrisolti della città di Vibo Valentia, un sito di 30 ettari che occupa una porzione di territorio fondamentale per la vivibilità di Vibo Marina. Il cementificio gestito dall’Italcementi Spa, che operò fino al 2011, chiuse la propria attività lasciando un cimitero industriale e più di cento operai senza lavoro. Dal 2012 a tutt’oggi nessuna notizia in merito alla riconversione del sito è pervenuta a questa amministrazione. Nel corso degli anni – si spiega ancora -, questa problematica non è stata risolta nonostante, nell’area siano presenti ciminiere e fabbricati abbandonati, in una delle località più belle della Costa degli dei». 

La Giunta Comunale guidata dal Sindaco Limardo ha deliberato quindi in merito alla problematica della bonifica dell’area, «non essendo più possibile tollerare – si è precisato – lo stato di degrado e di abbandono con le conseguenti notevoli ripercussioni negative in un’area a particolare vocazione turistica». Sul tavolo della discussione, la Giunta ha posto una serie di questioni prioritarie relative all’area diffidando l’Italcementi a «eseguire con immediatezza le operazioni di messa in sicurezza e pulizia dell’insediamento industriale di sua proprietà; adottare adeguate misure di sorveglianza e costante pulizia di tutta l’area dell’estensione di circa 30 ettari; porre in essere, previo approfondito accertamento tecnico, la bonifica del complesso industriale e della relativa area da effettuarsi secondo le procedure della normativa in materia». L’esecutivo ha inoltre deliberato di «chiedere all’Italcementi o ai proprietari, quali intenzioni e progetti abbiano sulla destinazione dell’area; avvertire l’Italcementi che in caso di inerzia saranno posti in essere tutti gli atti amministrativi per la tutela della salute pubblica e del territorio; investire della problematica gli Enti sovracomunali preposti alla tutela dell’ambiente e della salute».

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