sabato,Aprile 20 2024

Animali selvatici a rischio, l’impegno del Wwf Vibo e il grazie ai cittadini

Negli ultimi giorni recuperati balestrucci, rondoni, pulcino di Tordela, poiane e barbagianni. Paolillo: «Sta crescendo la sensibilità della gente sul tema della protezione degli animali»

Animali selvatici a rischio, l’impegno del Wwf Vibo e il grazie ai cittadini
Uno degli uccellini recuperati dal Wwf

Continua l’impegno dei volontari del Wwf vibonese per salvare animali selvatici di ogni specie, anche se in questo periodo dell’anno le iniziative diventano sempre più frequenti. «Tra giugno e luglio – spiega infatti il responsabile scientifico Pino Paolillo – si verifica la caduta dai nidi di molti pulcini, soprattutto di rondoni e balestrucci, ancora inetti al volo e quindi destinati a morte sicura se non vengono recuperati e alimentati fino al momento dell’involo. Ciò comporta un grande dispendio di tempo a causa dell’alimentazione particolare e della delicatezza dei soggetti. A questi di aggiungono poi i numerosi pulcini di rapaci, sia notturni che diurni, che si allontanano spontaneamente dal nido per essere accuditi dai genitori, ma che rischiano troppe volte di essere schiacciati dalle auto o predati da cani e gatti, nel qual caso vanno anch’essi recuperati e accuditi».

Solo negli ultimi cinque giorni i volontari del Wwf hanno recuperato quattro balestrucci (uccello spesso confuso con la vera rondine), due rondoni, un pulcino di Tordela (una specie di tordo), una poiana e due piccoli barbagianni. «Impossibile citare tutti i privati cittadini che – aggiunge Paolillo – stanno dimostrando un’accresciuta sensibilità verso i temi della protezione degli animali, come dimostra l’episodio del giovane e innocuo serpente recuperato e rimesso in libertà da una signora di Pizzo o i due piccoli barbagianni recuperati martedì sera da Domenico Ciccia a Limbadi. Ma i veri protagonisti di questa meritoria opera di tutela della fauna sono i volontari del Wwf, sempre pronti a intervenire e a sobbarcarsi le trasferte fino al Centro recupero di Catanzaro, come hanno fatto gli attivisti Francesco Marino, Jasmine De Marco e Carmelo Taverniti. Un ringraziamento anche alle varie stazioni dei carabinieri che spesso fanno da tramite per il recupero della fauna selvatica in difficoltà».

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