sabato,Aprile 20 2024

Il “day after” della notte di San Lorenzo: «Spiagge come discariche»

Cocci di bottiglia, tavole con chiodi, carboni ancora ardenti: è lo scenario post-apocalittico che un bagnate ha trovato a Bivona l’11 agosto. «Ma i falò - si chiede - non erano vietati?»

Il “day after” della notte di San Lorenzo: «Spiagge come discariche»

«La presente per segnalare che nella notte del 10 agosto, in seguito ai numerosissimi falò fatti sulla spiaggia, noi bagnati abbiamo trovato sporcizia di ogni genere. Il fatto più preoccupante è che molta dell’immondizia abbandonata era pericolosissima, così come testimoniato dalle foto allegate. Chiodi dei pallet di legno, cocci di bottiglia, carboni ancora ardenti, il tutto coperto dalla sabbia. Inutile sottolineare i rischi per la salute pubblica, queste spiagge infatti sono frequentatissime da famiglie e dai loro bambini. Con alcuni genitori abbiamo ripulito alcune aree interessate dai falò ma molte sono rimaste lì, come bombe inesplose seppellite dalla sabbia e pronte a lacerare un piede o un polso».

È quanto viene segnalato da un bagnante che, la mattina dell’11 agosto, si è recato in spiaggia alla Marinella di Bivona riscontrando, davanti ai propri occhi, uno scenario tutt’altro che invitante e segnalando la circostanza alle autorità competenti, non mancando d’informare il Wwf Vibo Valentia e la stampa.

«Ieri mattina – prosegue il suo racconto – c’era un’impresa che puliva la parte superiore della spiaggia per un torneo di calcetto e beach-volley. Ho chiesto la gentilezza di pulire anche sotto ma mi hanno risposto che non era loro competenza. Ora, io non so di chi sia competenza, so però che i falò sarebbero vietati, che ho buttato via due sacchi di rifiuti molto pericolosi e che sotto la sabbia ce ne sono ancora. Prima che qualcuno si faccia seriamente male vi prego di prendere provvedimenti. Grazie, buon lavoro».

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