martedì,Marzo 19 2024

“Ecosistema urbano”, Vibo non è più fanalino di coda

Il capoluogo di provincia passa dal 104esimo posto al 91esimo. L’annuale report di Legambiente premia i centri calabresi che, ad eccezione di Crotone, fanno registrare significativi passi in avanti. Spicca il 13esimo posto di Cosenza

“Ecosistema urbano”, Vibo non è più fanalino di coda

Vivere, muoversi, abitare e consumare in maniera più sostenibile. Sulla scia del solco tracciato dalle capitali del centro e Nord Europa… anche nei maggiori centri italiani si vanno affermando buone pratiche in questa direzione. Un trend che non esclude questa volta neppure i capoluoghi calabresi che, con qualche eccezione, fanno registrare significativi progressi per ciò che riguarda la qualità dell’ambiente cittadino.

È lo scenario disegnato dalla 24esima edizione di “Ecosistema urbano”, l’annuale report di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 ore, che fissa il livello della sostenibilità ambientale nei 104 capoluoghi di provincia italiani.

E se a farla da padrona sono le città del Nord Italia, Mantova, Trento e Bolzano in testa, spicca la posizione della calabrese Cosenza che dal 33esimo posto dello scorso anno balza al 13esimo posto, unica città del Sud Italia tra le posizioni di testa. Scorrendo la classifica la prima delle altre consorelle calabresi è Catanzaro che registra anch’essa un significativo balzo in avanti, scalando ben 37 posizioni, dal 96esimo al 59esimo posto in classifica. Poco distante si piazza Reggio Calabria, che risale 16 posizioni dal 79esimo al 63esimo posto. Sale anche Vibo Valentia, che si sveste della “maglia nera” dello scorso anno passando dalla 104esima posizione alla 91esima, con uno scatto di 13 posizioni. Unico capoluogo in controtendenza Crotone, che dal 63esimo posto sprofonda all’87esimo, perdendo 24 posizioni in classifica.

Un report, riferito ai dati 2016, che oltre ai parametri tradizionali, da quest’anno include le politiche più innovative in materia ambientale: dalle gestione delle acque a quella dei rifiuti, dall’efficienza del trasporto pubblico alle nuove forme di mobilità.

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