venerdì,Marzo 29 2024

Tra garofani e bandiere rosse, l’ultimo abbraccio di Zambrone al “compagno Sasà”

Una folla commossa ha preso parte, nel pomeriggio di oggi, alle esequie dello storico esponente socialista Salvatore L’Andolina, indimenticato sindaco del piccolo centro vibonese 

Tra garofani e bandiere rosse, l’ultimo abbraccio di Zambrone al “compagno Sasà”

I garofani sul feretro. Rossi come le bandiere che accompagnano il compagno Sasà in chiesa. Rosso ardente, rosso socialista. Zambrone, in un pomeriggio caldo e uggioso di primavera, fa i conti con i tempi che cambiano. Perché di uomini così – forgiati di cultura e passione, nelle sezioni di partito, che hanno amato la politica come servizio, il loro paese, la famiglia, il prossimo e così pure Dio (che non guasta mai) – non ne usciranno fuori forse mai più. Il paese, e non solo il paese, si stringe così attorno ai familiari di Salvatore L’Andolina. Oggi il sindaco è suo figlio Corrado, cresciuto a pane, politica e garofani dal padre che il Municipio di questo centro che si affaccia su uno dei tratti più incantevoli della costa tirrenica l’ha guidato per quasi vent’anni, tra il 1970 e 1990. E’ sommerso di affetto e commozione, Corrado, da compagni vecchi e nuovi, da colleghi avvocati, da colleghi amministratori locali, da colleghi giornalisti. Così i fratelli, i nipoti. La chiesa è piccola, troppo per contenere così tanta gente. Così tanto affetto. L’abbraccio, lungo e intenso, cementato dalle lacrime, tra Corrado L’Andolina e Cosmo Tassone, primo cittadino di Brognaturo e socialista della vecchia guardia, precede un’omelia intensa e colpisce. Dice tanto. Dice che dal mare alle montagne di una provincia che non ha più identità, ideali e orizzonti, è morto qualcuno che era davvero qualcuno.

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