giovedì,Marzo 28 2024

Omicidio Sainato a Capo Vaticano: una condanna

Assolti i figli della vittima accusati di rissa. Il verdetto della Corte d’Assise di Catanzaro per la lite scoppiata nel 2011 a Grotticelle

Omicidio Sainato a Capo Vaticano: una condanna

Dodici anni di reclusione sono stati inflitti dalla Corte d’Assise di Catanzaro a Giacomo De Salvo, 43 anni, di Spilinga, ritenuto responsabile dell’omicidio preterintenzionale nel luglio del 2011 di Rocco Sainato, titolare del villaggio “Eden” a Capo Vaticano (in foto). Per De Salvo anche l’interdizione dai pubblici uffici, oltre al risarcimento del danno alle parti civili – la moglie Francesca Corrarello ed i figli Luigi, Giuseppe ed Elisa – tutti assistiti dagli avvocati Giuseppe Martino e Francesco Albanese. Assolti, invece, Giuseppe Sainato e Luigi Sainato, di Ricadi e figli di Rocco, accusati di rissa e lesioni ai danni di Giacomo De Salvo e del romeno Nicolae Mihale. Rocco Sainato è deceduto l’1 marzo del 2013, dopo un periodo di coma nell’ospedale di Crotone, a seguito delle ferite alla testa riportate nel corso di una rissa sulla spiaggia di Grotticelle. Fatale gli è stato un colpo inferto da De Salvo con il palo di un ombrellone. Alla base della rissa i pessimi rapporti di vicinato fra i due titolari di strutture turistiche a Grotticelle e il passaggio della strada limitrofa al villaggio “Eden” negato da Sainato a De Salvo. Giacomo De Salvo era difeso dagli avvocati Patrizio Cuppari e Salvatore Staiano.

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