venerdì,Aprile 19 2024

La lettera | Le nostre strade, metafora di un territorio che ha perso anche la dignità

“La situazione è talmente compromessa che a volte ci si chiede se l’Ente Provincia esista ancora. Ma le cose non migliorano nemmeno nella nostra tanto amata ma così tanto trascurata città”. L’intervento dell’ex consigliere comunale Gregorio La Gamba

La lettera | Le nostre strade, metafora di un territorio che ha perso anche la dignità

C’è un elemento che contribuisce ad enfatizzare o a mortificare la bellezza della nostra Provincia: questo elemento è costituito in primis dalle nostre strade. Manti stradali danneggiati, buche “a non finire” e una situazione di generale dissesto: le strade vibonesi sono un “colabrodo”. Ma non manca la scarsa visibilità dovuta alle erbacce che hanno la meglio lungo i bordi del manto stradale, le cunette tanto curate dai vecchi cantonieri non esistono più e tutto questo per l’assenza di un’adeguata manutenzione da parte delle nostre istituzioni. Il pericolo minore percorrendole è quello di finire fuori strada. Queste le condizioni delle strade che collegano la nostra amata città ai paesi limitrofi, ai comuni di questa tanto sofferente provincia. Basti pensare alla provinciale 522 che versa in pessime condizioni mentre dovrebbe essere arteria principale di una provincia che basa parte della propria economia sul turismo. Ci deve far riflettere il dato che per l’ennesimo anno consecutivo alla provincia di Vibo Valentia non viene assegnato il prestigioso riconoscimento di “Bandiera blu”. Così facendo quale sarà il futuro della nostra provincia? Eppure abbiamo il tratto costiero più bello dell’intera regione, quale sarà il destino della nostra amata “Costa degli Dei”?

A volte ci si chiede se l’Ente Provincia sia ancora esistente. Le cose non migliorano se facciamo un attento esame nella nostra tanto amata, ma così tanto trascurata città. Gravi sono le condizioni delle vie di accesso che portano alle scuole situate in via G. Fortunato, un “complesso” di scuole di cui fanno parte centinaia di studenti, docenti e personale scolastico, la strada è in completo stato di abbandono, gli studenti e le macchine devono fare la gincana per poter raggiungere l’ingresso degli istituti. Si è fatto presente più volte agli amministratori comunali e provinciali quanto sia grande, sempre più crescente, il degrado di questa strada. Una strada che non ha le dimensioni adeguate, priva di cunette, priva di illuminazione adeguata, erbacce e che si trasforma in un fiume di fango quando comincia a scendere, anche solo per poco tempo, qualche goccia di pioggia. Per non parlare dell’abbandono che gli stessi Istituti devono subire da parte dell’Ente Provincia.

La scuola è formativa per i giovani che rappresentano i cittadini del futuro, ma per essere una fucina di nuove ed equilibrate persone, deve presentare, nelle strutture recettive ordine e armonia. Non pretendiamo modelli di scuola e strade come quelle della Norvegia, della Svezia o dell’Inghilterra, ma chiediamo una normale anzi no normalissima manutenzione per poter dare dignità a tutti coloro che la frequentano, alunni in primis, professori e personale scolastico. A quanto pare i politici attualmente in carica hanno nelle orecchie la cera, come i compagni d’Ulisse ma quest’ultimi per non sentire il canto delle sirene che li avrebbe guidati verso una fine certa, i nostri amministratori invece per non sentire il grido di disperazione di tutti cittadini. Non basta avere una manciata di voti per diventare amministratori, ma a questo bisogna unire passione ed amore per il proprio paese. Ci auguriamo che le loro coscienze, possono essere ancora scosse per poter trovare un rimedio ai grandi problemi che attanagliano questa nostra bella provincia. Io, oltre ad essere un ex amministratore e insegnate, sono padre e vorrei lasciare in eredità alle mie bambine una città vivibile. Sogno la mia Vibo con il suo antico splendore tanto da essere stata battezzata “Giardino sul mare” ed una provincia tanto rinominata in tutta Italia e per certi versi in parte del mondo per la sua bellezza. “Faber est suae quisque fortunae”.

*Già consigliere comunale di Vibo Valentia

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