martedì,Aprile 23 2024

Piante di marijuana in casa: pm chiede 6 anni, Tribunale di Vibo lo assolve

La scoperta ad opera della Squadra Mobile nel corso di una perquisizione in un’abitazione. Decisiva una pronuncia della Cassazione a Sezione Unite portata all’attenzione del giudice dal difensore

Piante di marijuana in casa: pm chiede 6 anni, Tribunale di Vibo lo assolve

Il Tribunale monocratico di Vibo Valentia ha assolto “perché il fatto non sussiste” Antonio Garistina, 27 anni, di San Costantino Calabro accusato di produzione, coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana. All’interno di una camera della sua abitazione, il giovane aveva allestito una c.d. grow-room, appositamente isolata, ad umidità controllata e con illuminazione intensiva, dove erano coltivate tre piante di cannabis alte circa 80 centimetri. La stanza era dotata di essiccatoio, perfettamente equipaggiato e funzionante. La perquisizione della polizia nel maggio 2019 aveva consentito di rinvenire anche 250 grammi di infiorescenze di cannabis già essiccate. Dopo la convalida della detenzione domiciliare, il gip aveva disposto per il giovane l’obbligo di dimora.

L’avvocato Giuseppe Grande è riuscito a dimostrare che la coltivazione della marijuana era ad uso esclusivamente personale e, quindi, ha portato all’attenzione del Tribunale una recente pronuncia della Cassazione a Sezioni Unite secondo la quale in presenza di coltivazioni domestiche di marijuana (pur restando vietata la produzione) è esclusa la rilevanza penale quando si tratta di piantagioni di piccolissime dimensioni. Decisiva per l’assoluzione anche la circostanza che non è stata dimostrata l’immissione sul mercato della sostanza stupefacente. Il pm aveva chiesto per Garistina la condanna a 6 anni di reclusione più il pagamento di tremila euro di multa.

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