giovedì,Aprile 25 2024

Violazione della sorveglianza, assolto Giuseppe Mancuso

Il 41enne di Limbadi, figlio del defunto boss Pantaleone Mancuso, era stato arrestato il 30 maggio scorso

Violazione della sorveglianza, assolto Giuseppe Mancuso

Assolto dall’accusa di violazione della sorveglianza speciale Giuseppe Mancuso, 41 anni, di Limbadi, difeso dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Leopoldo Marchese, che era finito ai domiciliari il 30 maggio scorso e poi scarcerato. L’assoluzione è arrivata al termine del giudice abbreviato chiesto dinanzi al giudice del Tribunale di Vibo, Brigida Cavasino, in sede di convalida. Il pubblico ministero Davide Dell’Aquila aveva chiesto la condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione. L’avvocato Di Renzo – che oggi ha sostituito in aula anche il collega Marchese – ha sostenuto la mancanza dell’abitualità della condotta di Giuseppe Mancuso, contestando quindi la sussistenza del reato sia sotto il profilo soggettivo, quanto oggettivo. Tesi accolta dal giudice che ha mandato assolto l’imputato che era stato sorpreso dai carabinieri ad intrattenersi con soggetti pregiudicati. Giuseppe Mancuso è il figlio del defunto boss Pantaleone Mancuso (cl. ’47), alias “Vetrinetta”. Condannato dal Tribunale di Vibo Valentia nel processo “Black money” ad un anno e 6 mesi, nei confronti di Giuseppe Mancuso il pm della Dda di Catanzaro, Marisa Manzini, aveva chiesto ben 19 anni di reclusione, ma l’accusa di associazione mafiosa non ha retto. La Dda di Catanzaro ha presentato appello.  

LEGGI ANCHE: Processo “Black money” al clan Mancuso, sentenza della Cassazione

Processo “Black money”: Cassazione revoca divieto di espatrio per Velardo 

‘Ndrangheta, sentenza “Black money” sul clan Mancuso: “Vuoto probatorio”

‘Ndrangheta: “Black money”, ecco i motivi della sentenza contro il clan Mancus

VIDEO | “Black Money”, il commento del pm Manzini: «Processo lungo e tormentato, Collegio professionale»

‘Ndrangheta: “Black money”, ecco la sentenza contro il clan Mancuso (VIDEO/FOTO)

‘Ndrangheta: processo “Black money”, arriva in Cassazione la nuova istanza di rimessione

 

 

top