martedì,Aprile 23 2024

Sabotato l’acquedotto comunale di Zungri, indagano i carabinieri

Gli impianti di località Cresta nel mirino di ignoti che hanno preso a picconante una porta e danneggiato il quadro elettrico, interrompendo l’erogazione dell’acqua. Il sindaco Galati: «Non faremo sconti ai colpevoli»

Sabotato l’acquedotto comunale di Zungri, indagano i carabinieri

Quadri elettrici scassinati e danneggiati, la porta del serbatoio d’accumulo presa a picconate, l’erogazione dell’acqua interrotta. È questo lo scenario configurato dall’azione di ignoti che, la notte scorsa, si sono accaniti contro l’impianto idrico che serve i pozzi di località Cresta, a Zungri. Sul posto, per effettuare i rilievi e l’avvio delle indagini si sono portati i carabinieri della locale Stazione. Un gesto, la cui matrice è ancora incerta, condannato con forza dal sindaco del caratteristico centro del Monte Poro, Franco Galati, il quale ha chiesto massima collaborazione ai suoi concittadini affinché si possa risalire ai colpevoli. «Si tratta – ha riferito Galati – di un grave reato: danneggiamento di infrastrutture pubbliche e interruzione di pubblico servizio». Un atto di fronte al quale il sindaco promette: «non faremo sconti a nessuno». Non è la prima volta, afferma il primo cittadino, che il servizio di fornitura dell’acqua subisce «atti di arroganza, d’inciviltà e di vandalismo, perpetrati da qualche soggetto la cui stupidità sovrabbondante lo porta a effettuare danneggiamenti nei pozzetti di manovra della rete idrica comunale; manomissioni e danneggiamenti ai quadri elettrici dei pozzi dai quali viene attinta l’acqua che serve la popolazione di Zungri, con grave compromissione del servizio di distribuzione della risorsa idrica che con tanto sacrificio stiamo cercando di ottimizzare per garantire l’acqua a tutti, centro abitato e campagne comprese». (L’articolo continua sotto la pubblicità)

Aggiunge Galati: «A queste persone che con arroganza pensano di risolvere il problema dico che non sono questi i metodi del vivere civile, non ci intimoriscono le loro subdole azioni di sabotaggio, fatte allo scopo di creare difficoltà all’amministrazione comunale a danno degli utenti. Domanda: a chi giova interrompere con atti di vandalismo l’erogazione dell’acqua? Non certo – risponde il sindaco – agli utenti! Chi può trarre vantaggio da una situazione di difficoltà che mette in crisi il servizio idrico e l’amministrazione comunale? Sono domande che ci poniamo legittimamente e alle quali fra qualche mese potremo dare risposta».

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