sabato,Aprile 20 2024

Omicidio stradale a Mileto, eccezioni sull’ammissibilità delle parti civili

La Procura di Vibo contesta anche l’aggravante della fuga dal luogo dell’incidente. Il sinistro mortale è avvenuto il 9 febbraio 2019 sulla Statale 18

Omicidio stradale a Mileto, eccezioni sull’ammissibilità delle parti civili
L'incidente a Mileto in cui ha perso la vita Rocco Grillo

Dovrà decidere sull’ammissibilità della costituzione di parte civile, il gup del Tribunale di Vibo Valentia, Marina Russo, nel processo che vede imputato Franco Crupi, 88 anni, di Mileto, accusato di aver investito la sera del 9 febbraio 2019 il pedone Rocco Grillo, 67 anni, poi deceduto all’ospedale di Catanzaro l’11 febbraio 2019. L’incidente è avvenuto sulla Statale 18 in località Baracconi fra Mileto e il territorio comunale di Ionadi in un tratto rettilineo ad unica carreggiata “per colpa consistita in negligenza, imprudenza ed imperizia nella conduzione di una Bmw”. Il reato contestato a Crupi è quello di omicidio stradale colposo con l’aggravante di essersi dato alla fuga. La difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Tommaso Zavaglia, ha sollevato un’eccezione in ordine all’ammissibilità della parte civile. Eccezione che il giudice scioglierà nella prossima udienza fissata per il 26 ottobre. In particolare, le difese hanno sostenuto l’inammissibilità delle parti civili in quanto avrebbero già esercitato l’azione civile in altra sede e così la richiesta di risarcimento, ad avviso dei difensori, risulterebbe duplicata.

Era stata all’epoca il pm, Claudia Colucci, a disporre l’esame autoptico sulla salma di Rocco Grillo, procedendo contestualmente a dare l’incarico anche per alcuni accertamenti tecnici urgenti sulla Bmw guidata da Crupi e posta sotto sequestro. L’auto era risultata priva dell’assicurazione obbligatoria. A notare a terra la salma di Rocco Grillo era stato il suo amico barista, Francesco Romano, titolare del bar Giulia. La tragedia aveva sconvolto l’intera comunità di Mileto. I familiari di Rocco Grillo – parti offese – sono assistiti dall’avvocato Fortunato Giordano (moglie e sorella di Rocco Grillo) e dagli avvocati Elisabetta Solano e Francesco Muzzopappa (le figlie).

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