mercoledì,Aprile 24 2024

Processo per l’alluvione di Acquaro del 2008: cinque assoluzioni

Per il Tribunale di Vibo nessuna responsabilità degli imputati per la bomba d’acqua che mise in ginocchio il paese provocando ingenti danni

Processo per l’alluvione di Acquaro del 2008: cinque assoluzioni

Assolti con formula ampia dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia cinque imputati del procedimento penale nato per far luce sull’alluvione di Acquaro che fra il 5 ed il 12 novembre del 2008 riversò sul comune dell’Alto Mesima 145 millimetri di acqua mettendo in ginocchio il paese e provocando ingenti danni. Gli assolti sono: Caterina Barilaro, 68 anni, di Acquaro (difeso dall’avvocato Bruno Ganino); Antonio Facciolo, 73 anni , di San Nicola da Crissa, già responsabile dell’area tecnica del Comune di Acquaro (avvocato Bruno Anello); Francesco De Fina, 66 anni, di Sant’Onofrio, già dirigente del settore “Servizio difesa del suolo e Demanio idrico” della Provincia di Vibo (avvocato Nazareno Latassa e Marcello Scarmato); Domenico Nicolini, 65 anni, di Vibo, tecnico della Provincia nel medesimo settore diretto da De Fina (avvocati Nazareno Latassa e Marcello Scarmato); Francesco Zappone, 55 anni, di Acquaro, titolare dell’omonima ditta esecutrice dei lavori (avvocato Bruno Ganino). Il rinvio a giudizio era avvenuto il 22 maggio del 2013 in accoglimento di una richiesta del pm Michele Sirgiovanni. Invasione arbitraria di terreni, deturpamento di immobili e  danno colposo, i reati ipotizzati, in concorso, a carico di Barilaro (committente dei lavori) e  Zappone. A Facciolo venivano invece contestati i reati di abuso d’ufficio e falsità ideologica in atti pubblici, mentre  De Fina e Nicolini erano accusati di falsità ideologica in atti pubblici. Parte civile nel processo si era costituito Guido Attilio Iaconis, assistito dall’avvocato Francesco Tassone. Il Collegio era presieduto dal giudice Giulio De Gregorio con a latere Marina Russo e Adriano Cantilena

 

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