giovedì,Marzo 28 2024

Armi, la Suprema Corte ridetermina la condanna per 48enne di Arena

Riconosciuto responsabile di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di un'arma clandestina

Armi, la Suprema Corte ridetermina la condanna per 48enne di Arena

Tre anni di relcusione e tremila euro di multa. Questa la rideterminazione della pena decisa dalla Cassazione nei confronti di Giuseppe Scarmozzino, 48 anni, di Arena. E’ stato ritenuto responsabile del reato di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di un’arma clandestina. In primo grado a Vibo e poi in appello a Catanzaro, Giuseppe Scarmozzino era stato condannato a 3 anni e due mesi di reclusione. La Cassazione ha annullato in parte la sentenza d’appello – rideterminando quindi la pena – in quanto la condotta di detenzione di proiettili all’interno di un’arma comune da sparo va ritenuta assorbita dal reato di di detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Inoltre, secondo la Suprema Corte i giudici d’appello hanno indicato plurimi elementi probatori, quali le dichiarazioni rese dai testi in ordineall’esclusiva disponibilità da parte dello Scarmozzino della zona prossima alla sua abitazione dove erano rinvenute l’arma e le munizioni e la riferibilità del contatore all’abitazione dell’imputato, escludendo  la riconducibilità delle armi al padre dello Scarmozzino.

 

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