Vibo Marina e Bivona piegate dalla carenza idrica, esplode la rabbia dei cittadini
Da giorni le due frazioni del capoluogo sono costrette a fare i conti con la mancanza d’acqua. I tecnici del Comune sono a lavoro, ma l’emergenza non solo continua ma si aggrava con il passare del tempo
Vibo Marina e Bivona messe letteralmente in ginocchio da giorni e giorni di carenza idrica. Esasperazione, rabbia, disappunto, sono palpabili tra i cittadini delle due frazioni. «L’acqua è un bene primario – dice una signora residente qui nelle Marinate – Non è possibile che possa mancare per tanti giorni e poi in piena estate e con questo caldo». [Continua in basso]
In particolare, sono i residenti in via Senatore Parodi, in via Emilia e questa volta anche quelli di viale delle Industrie, a Vibo Marina, che devono fare i conti con i rubinetti di casa praticamente a secco. O, se arriva l’acqua, è solo per pochissimo tempo la mattina e a giorni addirittura alterni. Un caos. A Bivona, invece, proprio stamattina una signora che abita in via Sant’Anna (ma l’emergenza interessa anche altre vie) non ha esitato a manifestare tutto il suo fortissimo malumore per una situazione – ha tuonato l’interessata – che «oramai è diventata non più tollerabile. Non si immagina proprio cosa significhi vivere senz’acqua in casa: non ti puoi lavare, non puoi cucinare, non puoi fare le cose semplici di tutti i giorni, anche solo rinfrescarti un po’ il viso. Chiedo a chi di dovere – ha concluso la signora – di fare presto. Di intervenire in modo risolutivo affinché si possa ritornare alla normalità. Siamo arrabbiati ma pure tanto stanchi».
Cittadini ma anche turisti, insomma, sono infuriati e travolti da un senso profondo di impotenza. C’è, infatti, chi si è arreso ed ha deciso di lasciare Vibo Marina. È il caso di Francesco Mignucci che nei giorni scorsi ha indirizzato alla nostra redazione una lettera piena di tanta amarezza. «Sono un vibonese – ha spiegato nella sua missiva – che dal 1987 per motivi prima di studio e poi di lavoro si è trasferito a Roma, ma che ogni anno, mantenendo una piccola abitazione a Vibo Marina, ha quasi sempre scelto la sua terra d’origine come luogo dove trascorrere le sue vacanze… Anche quest’anno abbiamo deciso di raggiungere Vibo Marina, ma arrivati il 1° luglio subito ci siamo scontrati col solito problema della mancanza di acqua». Disagio che ha generato inevitabile disappunto perché – ha continuato il signor Mignucci – «non è possibile che nel 2021 intere famiglie vengano lasciate senza acqua perché le istituzioni non sanno programmare, intervenire e risolvere». Quindi la decisione di andare via, di alzare bandiera bianca: «Quando questa mattina farò salire i miei figli nelle nostre macchine per lasciare la mia Vibo Marina, mi sentirò sconfitto come calabrese che ama la sua terra che non ha saputo accogliere i suoi figli». [Continua in basso]
Ma il problema, che ormai da giorni ha portato a una drastica riduzione della portata d’acqua in entrambe le frazioni marine del capoluogo, coinvolge naturalmente anche gli imprenditori turistici, i quali, già piegati dalla pandemia, adesso devono pure affrontare questa nuova emergenza, ma gli interessati avvertono che non si può «assolutamente lavorare con l’acqua che non c’è, oppure che arriva a singhiozzo, un giorno sì e un altro no. Un incubo che sembra non avere una fine», questo il grido unanime degli interessati.
Va detto che l’amministrazione comunale di Vibo Valentia è intervenuta per capire le ragioni di tale carenza idrica. Ma, ad oggi, i tecnici comunali non sono riusciti a risalire all’origine del problema. Non solo: lo stesso assessore ai Lavori pubblici, appena domenica scorsa, ha dichiarato che in riferimento alla carenza idrica a Vibo Marina non risultava «alcuna perdita sulla rete. Sicuramente – ha spiegato Russo – il fabbisogno è aumentato, ma l’acqua c’è e dovrebbe arrivare in tutte le abitazioni». Lo stesso ha verificato di persona la portata d’acqua al serbatoio che sere via Emilia, non riscontrando alcun problema. Sarà, intanto, nelle Marinate l’emergenza prosegue con tutte le conseguenze del caso. E, inoltre, ogni giorno che passa la crisi idrica sembra diventare sempre più grave perché coinvolge un maggior numero di vie e zone delle due frazioni.