martedì,Aprile 16 2024

Sequestro cani a Sant’Onofrio, Enpa Vibo: «Detenuti in pessime condizioni»

L’associazione prenderà in custodia 5 animali: «Alcuni presentavano malattie evidenti. C’erano anche conigli rinchiusi in gabbie così strette da non riuscire a muoversi»

Sequestro cani a Sant’Onofrio, Enpa Vibo: «Detenuti in pessime condizioni»

Sopralluogo e sequestro cani a Sant’Onofrio. La notizia è contenuta in una nota stampa dell’Enpa che spiega: «A seguito di una segnalazione urgente pervenuta alla nostra sezione Enpa provinciale di Vibo Valentia di alcuni cani detenuti in condizioni non idonee, abbiamo effettuato le nostre ricerche ed è risultato si trattasse di una situazione già controllata circa un anno fa dai carabinieri di Sant’Onofrio e dall’Asp di Vibo. Già all’epoca erano scattate diverse sanzioni, sequestro del luogo e dei cani. Ma considerando che la segnalazione a noi pervenuta affermava che la situazione fosse rimasta invariata da allora, abbiamo deciso di intervenire. Così – si fa rilevare – abbiamo effettuato il sopralluogo in collaborazione con i Carabinieri di Sant’Onofrio, il Comando provinciale dei carabinieri forestali, l’Asp di Vibo e sul posto si è recato anche il sindaco con la sua polizia municipale. La situazione che ci si è presentata davanti è risultata decisamente complessa».

Cattive condizioni igieniche


«Dopo il primo controllo i cani sono stati tutti regolarmente microchippati e il proprietario ha provveduto a mettersi in regola rispetto ad alcune prescrizioni fatte dall’Asp, come ad esempio l’ampliamento dei box.  Ma hanno continuato a venire meno le condizioni igienico sanitarie. La struttura presentava 21 cani (di cui 17 segugi utilizzati per la caccia), diversi volatili da cortile e diversi conigli».

Acqua sporca e scarti di cibo


«In generale -specifica l’associazione – le condizioni igieniche sanitarie di tutti gli animali versavano in condizioni assolutamente non idonee (come durante il primo controllo), oltre alla presenza di acqua putrida e scarti di pollo, frutta e verdura dati come cibo ai cani. Le condizioni di benessere per i conigli e i volatili da cortile assolutamente insufficienti, i conigli detenuti in gabbie talmente piccole che non avevano possibilità di movimento, ed erano quasi totalmente al buio; altrettanto per i volatili da cortile, detenuti in una struttura fatiscente dalla quale proveniva un odore nauseabondo. Alcuni cani presentavano malattie evidenti, come cisti, ernie, dermatiti, e uno presentava un problema serio alle zampe posteriori».

L’intervento degli animalisti

L’enpa poi evidenzia: «Siamo riusciti, infine, a raggiungere un accordo siglato con i carabinieri in cui il proprietario si impegna ad affidarci almeno 5 cani non appena questi verranno dissequestrati. Nel frattempo cercheremo associazioni o famiglie che possano ospitare o adottare uno di questi sfortunati. Verrà data priorità ai cani anziani, malati e bisognosi di cure. In ogni caso resteremo vigili sulla situazione dei cani rimanenti assicurandoci che le loro condizioni migliorino, altrimenti procederemo ad effettuare un nuovo controllo paventando la possibilità di soluzioni più drastiche. Al proprietario della struttura e dei cani sono stati contestati reati contro gli animali, reati ambientali ed edilizi.
Volevamo ringraziare il Comando dei Carabinieri di Sant’Onofrio per la collaborazione, la celerità e la sensibilità dimostrata, e il Sindaco con la sua Municipale che si sono recati sul posto con spirito di collaborazione».

«Grazie alla segnalazione pervenuta potremo regalare una nuova vita ad una parte dei cani e migliorare la vita dei cani rimanenti sul luogo, e auspichiamo che sempre più persone si facciano avanti a denunciare, anche in anonimato alla nostra associazione, situazioni di maltrattamento.
Perché tutti gli animali meritano una vita dignitosa».

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