venerdì,Novembre 8 2024

Cassazione rimanda al Riesame posizione del boss di Filadelfia

Rocco Anello è coinvolto nell’operazione “Stammer 2” per la compravendita di marijuana dall’Albania

Cassazione rimanda al Riesame posizione del boss di Filadelfia

Annullamento con rinvio ad opera della Cassazione della decisione del Tdl di Catanzaro che interessa Rocco Anello, 58 anni, ritenuto a capo dell’omonimo clan di Filadelfia. In accoglimento delle argomentazioni degli avvocati Sergio Rotundo e Mariantonietta Iorfida, la Suprema Corte ha ordinato un nuovo esame della posizione cautelare di Rocco Anello, interessato all’operazione antidroga denominata “Stammer 2 – Melina” ed in particolare accusato di aver trattato 44 chili di marijuana proveniente dall’Albania. In precedenza, il Riesame aveva annullato la misura per quanto attiene al contestato reato associativo. Secondo l’accusa, la Guardia di Finanza e la Dda di Catanzaro avrebbero documentato almeno una cessione di stupefacente (44 chili di marijuana dall’Albania) effettuata nei confronti di Rocco Anello, soggetto definito nell’ordinanza di custodia cautelare come “di elevatissima caratura criminale e capobastone della ‘ndrina preposta su Filadelfia e sui territori limitrofi alla stessa, ricompresi tra i territori di Curinga, Acconia e Polia, fino a raggiungere il quadrivio angitolano, lungo la direttrice autostradale Lamezia Est-Vibo-Pizzo, in direzione sud dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria”. Sarebbero stati Massimo Pannaci – ritenuto il braccio-destro di Salvatore Pititto di Mileto – e Salvatore Paladino di Rosarno a fornire la marijuana a Rocco Anello che nell’organizzazione avrebbe avuto il ruolo di finanziatore e promotore. I 44 chili di marijuana sarebbero stati trasportati da Massimo Pannaci dal bivio dell’Angitola sino al luogo di destinazione, sito in agro di Filadelfia. In quell’occasione, “l’incontro con uno degli adepti di Anello sarebbe avvenuto nei pressi della gelateria Callipo – ha scritto il gip – ubicata a ridosso dello svincolo autostradale di Pizzo. Da quel punto di sosta, l’uomo di Rocco Anello avrebbe fatto da battistrada, sia per Pannaci, che l’avrebbe seguito con la vettura all’interno della quale era stivato il narcotico, sia per Salvatore Paladino e il figlio Antonio, che rappresentavano l’ulteriore staffetta a bordo dell’Audi Q5 di quest’ultimo”.   LEGGI ANCHE: Narcotraffico: “Stammer 2”, la Cassazione accoglie il ricorso di due imputati

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