sabato,Aprile 20 2024

‘Ndrangheta e sanità: arrestato il consigliere regionale Nicola Paris

Sono in tutto 17 le misure cautelari e fra loro indagati ritenuti vicini ai clan Iamonte, Serraino e Floccari

‘Ndrangheta e sanità: arrestato il consigliere regionale Nicola Paris
Nel riquadro il consigliere regionale Nicola Paris

C’è anche il consigliere regionale in carica Nicola Paris tra gli arrestati dell’inchiesta “Inter Nos” che ha portato a 17 misure cautelari e al sequestro di imprese per un valore oltre 12 milioni di euro. Fra loro c’è anche il consigliere regionale Nicola Paris, eletto alle scorse elezioni regionali con 6.358 preferenze con l’Udc. Paris, dipendente della Hitachi Rail, ha una lunga carriera politica alle spalle, iniziata dal consiglio circoscrizionale per approdare poi in consiglio comunale e quindi alla Regione. Eletto nel 2020 nella lista dell’Udc con 6.358 voti, Paris è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione.
L’inchiesta della Dda di Reggio Calabria riguarda diverse famiglie mafiose. Tra gli arrestati, infatti, ci sono persone che fanno parte, o sono ritenute vicine, alle cosche Serraino di Reggio Calabria, Iamonte di Melito Porto Salvo e Floccari di Locri. [Continua in basso]

Appalti per pulizie e mascherine

Gli inquirenti parlano di una vera e propria associazione a delinquere che condizionava gli appalti per le pulizie e le proroghe dei contratti. Il tutto pagato con “fatture privilegiate”. Nel giro d’affari anche sanificazioni e mascherine nel periodo della pandemia.

Legami con i clan

Nicola Paris è accusato di essere stato vicino a soggetti legati alla ‘ndrangheta di Melito Porto Salvo e Reggio Calabria. In particolare, secondo la Procura di Reggio Calabria si sarebbe impegnato per la conferma di un funzionario infedele che avrebbe favorito i clan. Tra gli arrestati, infatti, ci sono anche alcuni funzionari dell’Asp di Reggio Calabria. Complessivamente, la Guardia di Finanza ha eseguito 16 arresti, in 9 sono finiti in carcere, in 7 ai domiciliari fra cui il consigliere regionale Nicola Paris.
Il sodalizio investigato, al fine di poter fornire lecita giustificazione agli ammanchi di denaro dalle casse sociali connesse alle indebite elargizioni, era solito fare ricorso a false fatturazioni emesse da imprese compiacenti, con le quali erano sono in essere, altresì, leciti rapporti commerciali.

Nel corso delle investigazioni, inoltre, sono stati cristallizzati specifici episodi di corruttela che hanno coinvolto anche il direttore della Struttura Complessa Gestione Risorse Economico Finanziarie dell’Asp di Reggio Calabria, in capo al quale sono state accertate indebite dazioni di denaro e altre utilità (un costoso Smartphone) da parte di taluni degli imprenditori investigati, in rapporti di reciproci vantaggi, concretizzatisi per questi ultimi in una “corsia preferenziale” per il pagamento delle prestazioni rese.
Nicola Paris avrebbe tentato di avvicinare il governatore Spirlì e il commissario Scaffidi per favorire un cartello di imprenditori che lo sostenne alle elezioni e che aveva in mano il funzionario Corea cui elargiva denaro ed altre utilità.

Persone sottoposte a custodia cautelare in carcere

  1. Chilà Domenico, cl.’63
  2. Chilà Antonino cl. 67
  3. Lauro Giovanni cl. ‘77
  4. D’Andrea Antonino cl. ‘85
  5. Macheda Francesco cl. ‘49
  6. Calabrò Nicola cl. ‘ 50
  7. Corea Giuseppe cl. ‘69
  8. Costarella Massimo cl. ‘64
  9. D’Andrea Mario Carmelo cl. ‘55

Persone poste agli arresti domiciliari

  1. Ambrogio Filomena cl. ‘57
  2. Zaccuri Angelo cl. ‘56
  3. Delfino Lorenzo cl. ‘67
  4. Piccolo Sergio cl. ‘77
  5. Valente Gianluca cl. ‘75
  6. Idà Salvatore cl. ‘64
  7. Paris Nicola cl. ‘81

Sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio

  1. Galletta Giuseppe Giovanni cl. ‘58

Indagati a piede libero

  1. Martorano Bruno cl. 75
  2. Costantino Antonio cl. ‘67
  3. Luvarà Fortunato cl. ‘51
  4. Pennestrì Rosalba cl. ‘57
  5. Minniti Angela cl. ‘63
  6. Squillacioti Grazia Rosa Anna cl. ‘50
  7. Sarica Francesco cl. ‘51

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