giovedì,Marzo 28 2024

Paravati, nel degrado la strada che porta alla tomba di Natuzza

A poche decine di metri dall’ingresso alla fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” il manto stradale si presenta in condizioni disastrose

Paravati, nel degrado la strada che porta alla tomba di Natuzza

Che le strade interne del territorio comunale di Mileto abbiano bisogno di un consistente intervento di rifacimento del manto lo si sa da tempo. Basta attraversare in macchina o a piedi le vie della città capoluogo e delle relative frazioni per rendersi conto dello stato di degrado in cui versa l’asfalto. Particolarmente grave, tuttavia, risulta la situazione nella via Filippini, situata nel centro storico di Paravati, tra l’altro a poche decine di metri dall’ingresso alla fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”. Qui lo scenario che si presenta davanti ai malcapitati passanti, tra cui tanti pellegrini che giungono giornalmente da altre località italiane per visitare la tomba di Natuzza Evolo, è quasi da terzo mondo. Del catrame che ricopriva l’asfalto, neanche il ricordo. A sollevare la questione è stato, giorni fa, Francesco Tulino, figlio di due anziani che abitano nella zona, il quale con una missiva fatta recapitare in Comune e in Prefettura ha denunciato che la strada, a seguito dei lavori alla condotta fognaria eseguiti diversi anni fa, “versa in uno stato di totale abbandono. Numerose buche e deformazioni del piano viabile – sottolinea nella lettera il cittadino miletese, tra l’altro già assessore all’Urbanistica in passate consiliature – rendono pericoloso il transito veicolare e pedonale, tanto da pregiudicare l’incolumità pubblica. Si precisa che la strada in questione è praticata principalmente da persone anziane residenti lungo l’arteria, alcune delle quali disabili, con gravi difficoltà a camminare. Da qui – conclude – l’ulteriore notevole disagio provocato a chi si ritrova impossibilitato ad utilizzare sedie a rotelle per lo spostamento di soggetti con problemi di deambulazione”. Quello di via Filippini non è un caso isolato, anzi. Basta spostarsi di poco, ad esempio all’incrocio con la via Comparni, per ritrovare lo stesso stato di cose. La speranza è che la nuova gestione commissariale riesca a fare qualcosa, almeno per tamponare le situazioni più “scabrose”.         

 

 

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