venerdì,Aprile 19 2024

Rifiuti a Briatico e Mileto, la denuncia dello Slai Cobas

Dipendenti costretti a lavorare in precarie condizioni igienico-sanitarie e con salari non corrisposti. Ecco tutti i lamentati inadempimenti da parte della ditta

Rifiuti a Briatico e Mileto, la denuncia dello Slai Cobas

In nome e per conto dei lavoratori dei cantieri di Mileto e Briatico, i dipendenti della società Muraca srl, attraverso il sindacato Slai Cobas denunciano di versare in “precarie condizioni di lavoro in tema di sicurezza ed igiene, determinata da arbitrarie e sistematiche inadempienze, da parte della società, della normativa in materia. In particolare – denuncia lo Slai Cobas – l’incolumità dei nostri assistiti, unitamente a quella dei cittadini, viene  messa costantemente in pericolo dalla società, che omette di provvedere alla manutenzione ordinaria dei mezzi per la raccolta dei rifiuti, resi inidonei all’uso cui sono destinati. I lavoratori si trovano, altresì, costretti a trasbordare, manualmente, il cumulo di rifiuti raccolti nell’arco della giornata, con tutte le conseguenze igienico sanitarie che ne discendono. La precarietà delle condizioni dei lavoratori, che riflette inevitabilmente il malessere  aziendale, si identifica inoltre nella mancata consegna dei necessari ed idonei indumenti e mezzi di protezione (a volte, anche  guanti da lavoro), atti a prevenire i possibili rischi cui sono costantemente e maggiormente esposti, vista la natura dell’attività lavorativa prestata. Si consideri, inoltre, che la società omette di garantire ai lavoratori i servizi igienico-assistenziali da collocarsi in ogni luogo di pertinenza dell’azienda o dell’unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro, così contravvenendo alla normativa in materia di cui al D.Lgs. n. 81/2008. A causa di tale grave inadempienza aziendale, i lavoratori si trovano impossibilitati a fruire di servizi indispensabili, quale l’uso di acqua tanto per uso potabile quanto per lavarsi; nonché di locali di riposo, spogliatoi, docce, wc, lavabi; carenze sostanziali e fattuali che si riverberano sul profilo igienico sanitario non solo personale ma anche collettivo. La precarietà nella quale versano i lavoratori, ormai consolidatasi, si appalesa non solo sotto il profilo igienico sanitario, ma anche sotto l’aspetto economico, sostanziandosi – rimarca il sindacato – nei sistematici ritardi nel pagamento delle retribuzioni, senza distinzione temporale di sorta, potendo gli stessi verificarsi, come di fatto si verifica, in periodi maggiormente suscettibili di esborsi economici, costituiti dalle festività ed oggi da quella natalizia. Al sistematico ritardo economico si accompagna, così, l’incertezza del singolo lavoratore di conoscere l’esatto momento temporale in cui il pagamento della retribuzione avverrà. Tale inadempimento contrattuale, e l’incertezza economica correlata si ripercuotono inevitabilmente sulla capacità del lavoratore di far fronte ai bisogni ed alle esigenze proprie e della propria famiglia, nonché a scadenze incombenti periodiche (utenze, rate di prestito per la maggior parte dei lavoratori, spese sanitarie e scolastiche) e soprattutto sulla possibilità di pianificare progetti di vita a lungo termine, attingendo a fonti di indebitamento. Problematiche, oggi, conosciute da tutti i soggetti coinvolti nell’appalto Rsu del cantiere di Mileto e Briatico, a partire dalle amministrazioni comunali nelle persone dei commissari prefettizi, garanti della legalità e della giustizia sociale”. Il coordinatore provinciale dello Slai Cobas di Vibo Valentia, Nazzareno Salerno, invita quindi i commissari prefettizi e tutti i soggetti istituzionali coinvolti ad “adottare, con sollecitudine, ogni atto e strumento necessario e di propria competenza al fine di addivenire ad una risoluzione immediata delle problematiche con espresso avvertimento che, ove tale invito rimanesse infruttuoso, ogni paventato pregiudizio ai danni dei lavoratori non potrà non imputarsi all’inerzia istituzionale ed aziendale”.       LEGGI ANCHE: Raccolta dei rifiuti a Mileto, lavoratori senza stipendio da due mesi

 

 

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