giovedì,Aprile 25 2024

Sanità vibonese, si riparte nel segno di Angela

Il nuovo direttore generale Angela Caligiuri si è presentato questa mattina alla stampa esponendo le linee guida del suo mandato. Riorganizzazione della sanità territoriale, nuovo ospedale e lotta alle inefficienze le sue priorità.

Sanità vibonese, si riparte nel segno di Angela

Ripartire dalle tante incombenze quotidiane e dalle criticità della sanità vibonese; mettere mano da subito alla disfunzioni del sistema, per poi pianificare, con l’ausilio delle giuste competenze e in aderenza agli obiettivi strategici aziendali e regionali, i grandi interventi di cui il sistema sanitario provinciale necessita. Sono queste le linee guida lungo le quali si articolerà, per sua stessa ammissione, il mandato del nuovo direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, Angela Caligiuri.

La manager le ha illustrate questa mattina nel corso di un incontro con la stampa che segue di circa due settimane il suo effettivo insediamento al vertice dell’azienda. Periodo nel quale è stata impegnata, come ha riferito, in «incombenze tecnico-pratiche e organizzative» ma anche in un percorso di «conoscenza e studio del territorio provinciale, dei suoi presidi e delle sue carenze organizzative» che ha contribuito a rendere chiaro il quadro di una situazione, «non dissimile da quella dell’organizzazione sanitaria complessiva della regione, ma che tuttavia presenta complessità territoriali e strutturali a se stanti».

La necessità espressa è quella di contemperare la richiesta di sanità da parte della popolazione con il superamento delle ordinarie criticità («la mancanza di ghiaccio al Pronto soccorso è solo un esempio sul quale avvieremo le opportune verifiche») e, ancora, con il complessivo riefficientamento del sistema in termini di servizi, presenza sul territorio, obblighi di legge. Tenendo, ancora, ben presenti i vincoli imposti dal Piano di rientro e i limiti di spesa che incidono sulla riorganizzazione.

Intanto lavorando per «caratterizzare i presidi», i tre principali soprattutto, «secondo specialità che li rendano complementare e non sovrapposti». Dunque Serra San Bruno, dove il dg si recherà mercoledì prossimo per visitare la struttura e incontrare i sindaci, come ospedale di montagna; Tropea, rispetto al quale si torna a parlare di una funzione di hospice oncologico e, quindi, di «una riorganizzazione anche strutturale che vada in questa direzione»; Vibo Valentia.

Discorso a parte per l’ospedale cittadino: su quello attuale si potrà agire solo «per interventi di estrema urgenza» stante l’avvio dei lavori del nuovo ospedale i cui lavori, al netto di ulteriori ritardi e intoppi burocratici, dovrebbero partire intorno al 30 ottobre. Priorità del momento, questa, che dovrà però coincidere con una seria revisione delle procedure interne «senza le quali – ha detto Caligiuri – anche il più moderno ospedale risulterebbe inefficiente».

Infine, spazio al capitolo dotazione organica con l’annuncio della contrattualizzazione di una decina di nuovi infermieri, di una stretta sulle guardie mediche nell’ottica di una razionalizzazione dei costi e di un miglioramento dei servizi con il potenziamento dei poliambulatori territoriali e un deciso investimento di fiducia nei confronti di medici di base e pediatri di libera scelta chiamati a fare da filtro «per decongestionare sempre più gli ospedali che dovranno trattare solo le acuzie».

Sulle figure a suo supporto infine, la scelta di Angela Caligiuri sarà effettuata «secondo gli obblighi di legge, attingendo dagli appositi elenchi regionali per le nomine di direttore sanitario e direttore amministrativo». Nelle more della pubblicazione degli stessi, ha concluso il nuovo dg, «nominerò dei referenti che mi supportino nei rispettivi settori di competenza».

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