martedì,Aprile 16 2024

Frequenti interruzioni di energia elettrica, a Stefanaconi cittadini infuriati

Diversi black-out si verificano ormai da tempo nel paese. L’ex vicesindaco di Vibo Arcella: «Più che un servizio la corrente sembra ormai un lusso»  

Frequenti interruzioni di energia elettrica, a Stefanaconi cittadini infuriati

Diversi black-out nella fornitura di energia elettrica interessano, ormai da qualche tempo, il centro abitato di Stefanaconi. A denunciarlo sono molti cittadini che si trovano costretti a fare i conti con una fornitura intermittente che crea notevoli disagi nelle abitazioni private e negli esercizi commerciali. A lamentare disservizi, in una lettera, è in particolare Raffaele Arcella, già vicesindaco di Vibo Valentia, il quale descrive senza mezzi termini un servizio «diventato impossibile, per non dire che, ormai, è considerato quasi un lusso». I diversi black-out «che interessano quasi tutto l’intero paese – spiega nel dettaglio -, si verificano dalle 15 alle 20 volte al giorno, tutte diversificate nel tempo, mentre di notte la corrente elettrica non c’è quasi mai. Quella appena trascorsa, per fare un esempio di facile riscontro, è stata un’altra notte di disagi perché l’interruzione si è verificata subito dopo la mezzanotte ed alle otto sono uscito di casa per andare a lavorare dopo essermi lavato approssimativamente solo la faccia con qualche bottiglia di acqua minerale perché la corrente non era ancora ritornata». Si tratta, prosegue Arcella, di «un gravissimo disservizio che, come è facile immaginare, provoca notevoli e innumerevoli disagi alla popolazione, anche sotto l’aspetto dell’incolumità e della sicurezza, e del quale Enel è la prima a fregarsene visto che, lo sottoscrivo, al numero verde quasi mai nessuno risponde».

Arcella non ha dubbi. «Oltre che una vergogna – asserisce – questo è un sopruso, direi uno spregio civile che, nemmeno in Africa, oggigiorno, sarebbe stato sopportato. La presente, oltre che una protesta, vuole anche essere un invito ad una riflessione. Quale sviluppo, quale turismo, quale crescita può immaginare un territorio dove, ogni giorno di più, vengono messi in seria discussione i servizi più essenziali (acqua, luce, rifiuti solidi urbani, depurazione delle acque reflue, ecc.) e quali stimoli dovrebbero trovare i tanti giovani a rimanere ma che, invece, lasciano sempre più numerosi questa così bella e, purtroppo, sempre più disagiata terra? E per dirla tutta cosa sarebbe successo al responsabile territoriale dell’Enel, se questo, ormai cronico e gravissimo disservizio da me richiamato, si fosse verificato, sia pure per qualche giorno soltanto, in un qualsivoglia paese dell’Emilia Romagna o di qualunque altra regione d’Italia? E’ davvero con grande amarezza che ho fatto questa desolante comparazione» ha concluso.

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