venerdì,Marzo 29 2024

Depuratore non funzionante a Sant’Onofrio: tre i denunciati fra i titolari delle ditte

Il sequestro dell’impianto è al vaglio del gip del Tribunale di Vibo. Continuano le indagini dei carabinieri con il coordinamento della Procura

Depuratore non funzionante a Sant’Onofrio: tre i denunciati fra i titolari delle ditte
Il depuratore di Sant’onofrio finito sotto sequestro

Sono tre i titolari delle ditte addette alla depurazione deferiti nell’ambito dell’inchiesta che il 21 dicembre scorso ha portato i carabinieri della Stazione di Sant’Onofrio ed i loro colleghi dell’Arma Forestale a sequestrare un depuratore. Si tratta di Antonino Scidà, 55 anni, di Vazzano, Bruno Rondinelli, 48 anni, di Filadelfia, e Mario Minieri, 59 anni, di Catanzaro.

In concorso tra loro, Mario Minieri – quale amministratore della “Minieri King Elettrica srl”, gestore dell’impianto di depurazione di Sant’Onofrio – Bruno Rondinelli in qualità di direttore dei lavori (e capogruppo della Rtp Engineering Project) e Antonino Scidà quale amministratore della SF Costruzioni srl avrebbero compromesso e deteriorato l’acqua pubblica attraverso specifiche condotte in quanto il depuratore di località Scarpaleggia di Sant’Onofrio mancava della fase di pretrattamento dell’acqua, ovvero della dissabbiatura e della grigliatura. In tal modo i reflui fognari finivano direttamente nelle vasche. Tali liquami inquinanti venivano riversati in un sedimentatore non funzionante e quindi nell’impianto di clorazione guasto. Il tutto confluiva infine nel fosso Valente, affluente del fiume Mesima. Le verifiche hanno consentito di portare alla luce anche ulteriori fonti di inquinamento ambientale e, in particolare, la realizzazione abusiva di alcuni bypass all’impianto. Anche durante il suo funzionamento, quindi, si sarebbe comunque realizzato un illecito sversamento di materiale. Al titolare della Minieri King Elettrica Srl – che ha in gestione l’impianto dal 2017 – si contesta quindi una carente gestione del depuratore, mentre le ditte di Rondinelli e Scidà non avrebbero realizzato l’apposito impianto di grigliatura temporaneo. Il sequestro dell’impianto aspetta ora di essere convalidato dal gip del Tribunale di Vibo Valentia. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione di personale dell’Ufficio tecnico del Comune di Sant’Onofrio e di altra ditta appaltatrice di alcuni lavori nel sito.

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