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Omicidio di Saverio Carone a Santa Domenica, Pasquale Quaranta tenta la revisione del processo

L’impugnazione straordinaria proposta dall’avvocato Diego Brancia davanti alla competente Corte d’Assise d’Appello di Salerno: «Fatti nuovi grazie alle investigazioni della difesa e ad una perizia balistica»

Omicidio di Saverio Carone a Santa Domenica, Pasquale Quaranta tenta la revisione del processo
Sullo sfondo la scena del crimine. Nel riquadro a sinistra Saverio Carone, a destra Pasquale Quaranta
Pasquale Quaranta

Condannato all’ergastolo in via definitiva quale mandante dellomicidio di Saverio Carone, Pasquale Quaranta – presunto boss di Santa Domenica di Ricadi – tenta la revisione del processo. Assistito dall’avvocato Diego Brancia, Quaranta è attualmente detenuto nel carcere di Sulmona. Il fine pena mai è stato inflitto dalla Corte d’Assise di Catanzaro il 14 ottobre del 2015, poi confermato dalla Corte d’Assise d’Appello il 22 settembre 2016. La vicenda processuale trae origine dall’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Vibo Valentia, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha condotto all’operazione denominata Peter Pan.

E’ stata sviluppata grazie alle dichiarazioni di Peter Cacko, operaio di origini slovacche che fu incaricato da Quaranta – riferì lo stesso Cacko all’autorità giudiziaria in seguito ad una profonda crisi di coscienza ed una volta divenuto collaboratore di giustizia – anche dell’esecuzione di numerosi fatti di sangue. Tra questi, oltre l’omicidio di Saverio Carone, per ragioni di supremazia territoriale nell’area di Capo Vaticano (più precisamente di Santa Domenica di Ricadi), il tentato omicidio di Pietro Carone, fratello di Saverio. L’omicidio di Saverio Carone è avvenuto a Santa Domenica il 12 marzo 2004, mentre i tentati omicidi di Ivano Pizzarelli e Pietro Carone portano le date del 30 novembre 2002 a Tropea (riqualificato dalla Corte in primo grado nel reato di tentate lesioni personali aggravate) e il 6 giugno 2004 a Santa Domenica di Ricadi.

L’impugnazione straordinaria, da parte dell’avvocato Brancia, è stata depositata dinanzi alla competente Corte d’Assise d’Appello di Salerno. «I fatti nuovi legittimanti la richiesta di revisione – rende noto il penalista – coincidono con svariate investigazioni raccolte dalla difesa, oltre che sulla ricostruzione balistico-modale del fatto, utili ad escludere il coinvolgimento del ricorrente nella vicenda omicidiaria di Saverio Carone».

La Cassazione nel novembre 2017 aveva rigettato il ricorso di Pasquale Quaranta, 58 anni, di Santa Domenica di Ricadi, ritenendolo responsabile in via definitiva di essere stato il mandante dell’omicidio di Saverio Carone e dei ferimenti di Ivano Pizzarelli e Pietro Carone.

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